@ncc-1700:
In fondo, basta intendersi su cosa si intende per libertà. Hai fatto l'esempio di MacOS X, che gira su macchine solo Apple (a parte qualche emulatore su certe schede PPC di nostra conoscenza...), nelle quali, soprattutto negli ultimi tempi, è quasi impossibile cambiare qualche componente dopo l'acquisto, vedi i MacMini, iMac e iBook/PowerBook/MacBook - i PowerMac col G5 sono un'altra cosa, e ben più costosa. E anche il sistema operativo è abbastanza "a scatola chiusa" pur permettendoti di sviluppare i tuoi interessi applicativi nel modo migliore: io personalmente invidio moltissimo ai macchisti la quantità e qualità del software fornito con la macchina. Nota, però, che è tutto software made in Apple o comunque licenziato con la benedizione della casa madre.
Per restare sul software, Linux è qualcosa di anarchico, nel vero senso della parola. Puoi costruirti letteralmente con le tue mani un'intera distribuzione completa del software più aggiornato e dell'interfaccia più spettacolare, oppure una specifica per un dato ambito applicativo, fosse anche la gestione statistica del foraggio negli allevamenti alpestri in provincia di Cuneo (La famosa distro CuAlpAllForNIX, non la conoscevate?

). Ma l'anarchia si paga studiando il funzionamento del sistema nel più piccolo dettaglio; e sono dettagli numerosi e alla lunga noiosi, se uno non si è appassionato fin da piccolo alle specifiche POSIX...
In realtà, noi qui tutti ci ricordiamo ancora con piacere come era facile realizzare "a mani nude" un dischetto di avvio per il proprio amiga completo di tutte quelle piccole utility freeware che semplificavano un sacco la vita col workbench ed il CLI (alzi la mano chi non ne ha mai fatto uno

). Ed anche come era, ed è tuttora, agile, leggero e ben definito nei suoi componenti l'AmigaOS. Questo perché a seguito delle ben note vicissitudini dell'ultimo decennio, la mancanza di sviluppo e l'"arte di arrangiarsi" (ma anche e soprattutto la bontà dell'impianto iniziale, grazie signor Sassenrath) ha impedito un'accelerazione delle funzionalità eccessiva e snaturante. Oggi disponiamo di un sistema monoutente (mentre gli altri sono multiutente), ma coerente e tanto leggero da girare senza difficoltà e riscritture pesanti anche sui palmari. E questo trasmette anch'esso un senso di libertà difficilmente descrivibile in altri sistemi e contesti.
Comunque sono d'accordo con te su molti punti: i PC di oggi sono troppo grigi, e non mi riferisco al solo colore del case.
Lunga vita e prosperità.