guruman ha scritto:Per rispondere anche a m3x, quei 30MB/s sono il valore raggiunto dal 4000 Cristophe Decanini. Dubito si tratti di velocita' di trasferimento sostenute, visto che non abbiamo un bench che le misuri univocamente su Amiga: come ho detto si tratta dei numeri che escono da DiskSpeed e/o AmigaMARK.
Se configuri correttamente SCSISpeed hai la velocità sustained.
Cioe' dobbiamo aspettarci che dischi e controller SCSI su macchine di quasi 15 anni fa abbiano quasi le stesse prestazioni di dischi e controller nuovi su macchine odierne? Sara' una mia impressione, ma mi pare proprio che la velocita' degli HD su PC sia aumentata...
Stai cambiando le carte in tavola: gli HDD SCSI non sono di 15 anni fa, e neanche i controller. E stai confrontando due mondi molto diversi: SCSI con PATA.
Quando hai detto:
Pero' non s'e' visto A1 andare molto veloce in termini di velocita' di lettura su HD...
Poi ho solo riportato parole di utenti di A1 delusi che lo hanno venduto, e che dicono che la lettura da HD e' sempre stata lenta, e che il loro sistema e' sempre stato piu' lento di Amithlon.
Il tuo archivio di lamentazioni sull'A1 è immenso!
Tra l'altro gente che ha una certa competenza nell'elettronica. Forse sono solo stati sfortunati. Ti ricordo pero' che l'utente che ho citato e' stato a lungo un vivido sostenitore di A1/AOS4. Finche' non li ha provati personalmente.
E quindi ?
Non ho alcun dubbio a riguardo. Semplicemente sono convinto (e difficilmente mi farai cambiare idea) che sia sensato che venga fatto in HW al giorno d'oggi.
E quindi ?
Cosi' da rendere, tra l'altro, piu' semplice la scrittura di driver e il port di OS "standard".
Cioè da Windows ? Perchè non mi dirai mica che Linux è un OS "standard".
Comunque forse non hai molto chiaro di come sia scritto un driver, perchè sapresti che un porting è semplicemente impossibile, con tutte le differenze che ci sono. Potrei farti qualche esempio, ma sono sotto NDA.
E sostenere che gli Amiga del '92 non ce l'avevano in HW, non e' un'argomentazione che mi convinca.
Va bene, resta delle tue idee.
In quell'Italiano, sì, annulla il significato. Gli unici che chiamino gli interrupt "interruzioni" sono gli accademici. E guarda un pò che link proponi tu.
Comunque hai scritto:
Il DMA (Direct Memory Access, accesso diretto alla memoria) nasce per superare le limitazioni dei sistemi di interruzione
Quindi secondo te, il DMA nasce per ovviare alle limitazioni dei "sistemi di interruzioni" (ma cosa sono ??). Peccato che senza DMA le "interruzioni" non le usi proprio (PIO), mentre con il DMA devi usarle. Ora, visto che quello che hai detto lì sopra proprio non ha senso, spero tu voglia essere indulgente sul mio linguaggio troppo "inglesizzato".
Volevo dire quello che ho scritto. Sono la stessa cosa.
Vedi sopra....
Ma c'e' una bella differenza tra un trasferimento in DMA con interrupt a segnalarne la fine, ed uno in modalita' PIO, ad esempio.
Certo, ma sembra da quello che avevi scritto prima che tu non ne comprendessi molto la natura.
Nei trasferimenti in DMA la CPU non interviene, se non alla fine, e *idealmente* dovrebbe essere libera al 100% (e il caso ideale sarebbe quello in cui non deve accedere al bus, a tratti occupato dal trasferimento). So anche che il caso ideale non si verifica praticamente mai, ma resta il fatto che un HW che per garantire la coerenza delle cache fa intervenire la CPU cozza in parte con la motivazione iniziale stessa del DMA.
Mi sembra di parlare con un muro.
Ti ho detto che le cache vanno invalidate COMUNQUE, e che farlo via HW o SW non cambia praticamente niente. Il vero penalty (qualcosa come 100 a 1) è nell'invalidazione delle cache - se fosse un sistema multi-cpu poi...
La mia opinione penso di averla espressa chiaramente. D'altro canto le argomentazioni di Meyer mi paiono convincenti. Ovvero: mostratemi come si fa a garantire la coerenza delle cache in SW senza avere un seppur minimo impatto (anche solo sulla CPU libera) e ne saro' felice. Lo ripete da alcuni anni, ormai (da quando si parla di cache coerency), e nessuno lo ha ancora reso felice.
Io nella vita ho altre cose che mi rendono felici.
Come ti ho scritto sopra un minimo impatto c'è, ma è molto piccolo.
Se poi vuoi continuare a travisare quello che scrivo fai pure.
Io mi fermo qui.