andres ha scritto:Ma tu dai per scontato alcune cose che in realtà né io né te sappiamo realmente come stanno. Solo i diretti interessati possono dirci come stanno le cose.
Poniamo l'accordo con Pa-Semi l'abbia firmato A-EON; in questo caso l'ingenuità sul prezzo sarebbe stata loro, non di Varisys.
Ma il punto è che, dalle parole di Trevor, non ci sono ipotesi da fare: l'accordo è fra A-Eon e Varisys.
Ma del resto parliamo din un chip particolarissimo, il settore militare non è il mercato mainstream, c'è stata anche un po' di sfortuna e probabilmente l'errore di non decidere di cambiare CPU a cose già avviate.
Intanto non è che fosse da furbi andare a caccia di un processore pensato per usi militari et similia.
Secondo, questi geni incompresi non si sono nemmeno degnati di fare dei test PRIMA di avviare una progettazione. Non mi si dica che quelli di Varisys non avessero dei sample e delle reference board per fargli fare qualche prova.
Terzo, quando hanno deciso di dare il via al progetto dell'X1000, Apple aveva già finalizzato l'acquisto di PaSemi.
Secondo te bisogna essere dei geni per capire che era meglio non continuare su quella strada?
Quarto... ancora Varisys? TU avresti continuato con questa gente?
Resta il fatto che qualunque hardware futuro, se vogliono farlo, devono proporlo ad un prezzo molto più basso; altrimenti non ha senso, e spero se ne rendano conto...
Lapalissiano. Per noi...
Su x86/x64 in passato ci sono state discussioni/petizioni chilometriche su AW.net, e se hanno detto che non hanno in programma il cambio di architettura c'è poco da fare.
Perfino ACube consigliò, ormai diversi anni fa, il passaggio ad ARM.
Per i prossimi anni potremmo aspettarci solo AmigaOne basati su architettura PowerPC.
Amen. Ma veramente amen, allora.
andres ha scritto:Aggiungo che a mio avviso il punto è un altro.
Secondo me la distinzione anche hardware dalla massa di x86/x64 e ARM, in primis per la storia di Amiga, sul piano teorico è un valore. Purtroppo sembra lo sia molto meno sul piano pratico.
E' un valore nullo. Nullo. Come ho già scritto in uno dei recenti pezzi sull'argomento PowerPC, AmigaOS/like, ecc., è da ANNI che nessun amighista può parlare di roba puerile come "Intel outside", quando buona parte dei componenti che si trovano in tutti i computer hanno tecnologie che provengono dalla casa di Santa Clara.
Delle due l'una: o si differenziano veramente (se ha senso; ma non ha il minimo senso) e si fanno tutto in casa o cercano soluzioni terze, oppure che la smettano di portarsi la testa con questa sciocchezza della biodiversità.
L'unico valore rimasto è il s.o. (e nemmeno tanto, come abbiamo visto nell'altro thread). Non c'è altro sopravvissuto dall'epoca Amiga. Dovrebbe essere tutelato e valorizzato, invece di mettere a rischio anche questo...
La questione deve essere: è possibile giungere a un compromesso ragionevole (ragionevole magari per alcune decine di migliaia di utenti) in termini di prezzo/prestazioni rimanendo all'architettura PowerPC?
Io sono convinto che un AmigaOne con una CPU della potenza di quella di XBox360, commercializzato a 7-800 euro tutto incluso, potrebbe interessare a qualche migliaio di potenziali acquirenti.
Un rapporto prezzo/prestazioni di questo genere è totalmente utopistico o no?
Non credo. Le SAM fin dalla loro introduzione hanno avuto prezzi all'incirca in quel range, e non mi pare ne siano state vendute migliaia (se sì, buon per ACube).
Servono prezzi molto più competitivi, a mio avviso, e sappiamo che ciò sarebbe MOLTO difficile da realizzare.
Tra parentesi, un singolo core della XBox360, nudo e crudo, ha prestazioni paragonabili al G5 a 1,6Ghz di fascia bassa che Apple introdusse coi PowerMac basati su questo processore. Le prestazioni non erano certo esaltanti all'epoca, ma in assoluto sarebbero discrete per un mercato Amiga. Solo che processori PowerPC che abbiano prestazioni single core/thread equiparabili tu ne vedi in giro?