Commodoro ha scritto:cdimauro ha scritto:Commodoro ha scritto:A me sinceramente il dato che impressiona di più é che siano stati costruiti 4,5 milioni di C128.
E ciò mi sembra ben strano e forse c'é qualche errore.O no?
Credo proprio di no, perché Commodore puntò molto sul 128 dopo il flop del 16 e Plus4/116.
Infatti non a caso era totalmente retrocompatibile col 64.
Dopo il Plus 4, che durò appena un mese, fu il mio secondo computer, e mi durò quasi 3 anni. Quanti bei ricordi mi legano a quel bellissimo 128...
Continuo l'OT perché mi incuriosisce troppo.
Se é vero che furono costruiti ( e immagino venduti) milioni di C128, perché il software prodotto in esclusiva per questa macchina fu così poco?
Non mi risulta. Il 128 avrebbe dovuto godere di apposito software, grazie alle caratteristiche hardware migliori e al BASIC 7 integrato.
Inoltre avrebbe dovuto "traghettare" l'utenza CP/M verso il 128, che era dotato di un altro processore (lo Z80) su cui girava, appunto, questo s.o. e il relativo software.
In realtà lo Z80 non portò alcun valore aggiunto, ma al contrario un costo maggiore.
Si disse che la compatibilità col C64 fu un'arma a doppio taglio,che ne facilitò le vendite, ma che rese inutile produrre software specifico per il solo C128, poiché producendo software per il C64 si poteva vendere allo sterminato mercato di questa macchina oltre a quello del C128.
Avrei fatto la stessa cosa da sviluppatore (assennato).
Tra l'altro il 128 aveva, oltre allo Z80, anche un altro chip video ad alta risoluzione (altro costo aggiuntivo), che andava programmato in maniera completamente diversa.
Insomma, i poveri programmatori si sono trovati di fronte a TROPPE e COSTOSE scelte.
Ma io penso: produrre software per C128 ti faceva entrare in un mercato di milioni di potenziali compratori, affamati di software specifico e potenzialmente superiore a quello per C64, econ molta meno concorrenza.
Come mai non fece gola agli sviluppatori?
Perché all'inizio non c'erano quei milioni di mezzi. Ma milioni e milioni di Commodore 64 che vendevano come il pane (visto che costavano anche di meno) e per i quale c'era software a valanga.
Come sviluppatore (professionista) avrei deciso senz'altro di supportare il 64 anziché il 128, senza ombra di dubbio.
Forse non esistevano adeguati sistemi di sviluppo per C128?
Beh, non c'erano nemmeno per il 64. :D
Anzi, il 128 aveva pure un monitor / debugger integrato che aiutava molto il debugging del codice assembly:
http://www.appuntidigitali.it/2264/i-mo ... ni-170908/O più semplicemente non furono venduti così tanti C128?
All'inizio non molti perché era decisamente costoso.
Io credo più la seconda.
Ricordiamoci che fra il 1985 e il 1994 furono prodotti 'appena' 5 milioni di computer Amiga,e per queste macchine il software non é certo mancato..
Si trattava macchine completamente diverse, e che rappresentavano il futuro dei "commodoriani".
Grafica incredibile, suono eccezionale, CPU potentissima, floppy integrato, e un s.o. con tanto di GUI erano un imprescindibile segnale del cambiamento che ormai era in atto.
Inoltre la presenza di software azzeccato fin dall'inizio (c'è bisogno che ricordi Deluxe Paint, ad esempio?) spinse l'immagine dell'Amiga a livello di autentico culto.
Insomma, eravamo tutti lì a sbavare e sognare di averne uno in casa. E quando trovavi l'amico che ce l'aveva... ti venivano le convulsioni davanti a quello spettacolo.
Il 128 cos'aveva? Hardware un po' più potente rispetto al suo predecessore, ma niente di cui gridare al miracolo. E fece una brutta fine, purtroppo.