MacGyverPPC ha scritto:Forse mi spiego male io o forse quando scrivo sfugge il succo del discorso... senza offesa per chi si compra il PC 64(sacrosanto diritto) ripeto che la questione è evolutivamente e storicamente a parte, e per correttezza andrebbe tenuta in considerazione, non che viene nascosta e camuffata da PC , OS che non ci azzeccano da marchi e adesivi che cancellano i veri OS agli occhi di tutti!
Vedo che l'invito a mantenere un po' di dignità è caduto nel vuoto (ma senza fare tonfi particolarmente rumorosi, come quel tizio su aw.net che dice di aver scritto a diverse testate per metterle al corrente di AmigaOS 4 e di MOS, improvvisamente promosso tra i "buoni", affinché correggessero quanto hanno scritto su Commodore USA - come se davvero gliene fregasse qualcosa). Vedo che il concetto purtroppo non è chiaro. Di AmigaOS, di MOS, anche di AROS, alla gente comune fottesega. E sai perché? Perché tre strumenti abbastanza duttili e completi, su cui può installare tutte le applicazioni di cui può avere bisogno, la gente ce li ha già: si chiamano Windows, Linux e MacOSX. E non tiriamo in ballo i sistemi mobile, dove ci sono anche iOS, Android e altri ancora. La gente comune USA i computer senza farci sopra delle guerre di religione. La gente comune non è composta da "utonti" come certi nerd protofighetti credono e vogliono far credere, ma da persone che con il computer affrontano ogni giorni problemi reali, fosse anche mandare un'email certificata da un sito protetto con le ultime tecnologie crittografiche, o collegarsi in remoto a una farm di server, passando per la semplice conversione di video e musica. Questa gente messa insieme compone una schiacciante maggioranza che demolisce, per numeri, qualunque amante e/o semplice conoscitore del mondo Amiga. E vorrei che questo fosse chiaro.
Commodore USA sta offendendo la storia di Amiga? Non più di quanto piccole società con piccoli capitali hanno fatto procrastinando, per anni, il pensionamento definitivo della piattaforma, senza mai operare un rilancio che avesse le carte in regola per essere chiamato tale, senza mai sfondare il tetto delle (non dico 1.000.000, non dico 100.000, ma nemmeno) 10.000 unità vendute. E 10.000 unità vendute sono una scorreggetta in una base di installato di più di un miliardo di computer. Piccole società che hanno cavalcato le illusioni di una community sempre più piccola e sempre meno speranzosa, vendendole in nome di Amiga tecnologie sempre più vecchie, più costose e meno competitive. Vogliamo parlare degli A1 di Eyetech buggati? Dei ritardi cronici con cui AmigaOS fa sue le nuove tecnologie? Del vaporware che circonda ogni prodotto AmigaOne che si rispetti (x1000 incluso), prima che esso esca in regolare ritardo? Siamo arrivati al punto che ormai gli unici "nuovi Amiga" realmente esistenti sono dei CONTROLLER INDUSTRIALI che ci fanno la grazia di eseguire AmigaOS 4.1 perché abbiamo avuto la fortuna, quasi miracolosa, che a produrli siano degli amighisti sfegatati. Se no non ci sarebbero neanche quelli.
Il "percorso vero" della piattaforma Amiga esiste solo perché noi quattro gatti siamo stati in qualche modo fedeli a questo cammino, dimenticando o facendo finta di non vedere qualunque altra cosa. Basta elencare le specifiche tecniche dell'ultima SAM per fare sorridere bonariamente (quando non sghignazzano) qualunque utente di PC o Mac, o ricordare che in fondo c'è chi sta rifacendo GRATIS, da ZERO per per puro DIVERTIMENTO l'OS di Amiga per far capire che spendere 100 o 150 euro per avere le stesse tecnologie software non ha molto senso... ma qui si fa finta di non vedere. Ma la realtà è che non appena usciranno gli Amiga di Commodore USA, basterà probabilmente un mese di permanenza nelle catene della grande distribuzione per raggiungere, superare e probabilmente annichilire le vendite di tutti i sistemi AmigaOne/PPC usciti fino a oggi. Dopodiché finiremo per sembrare una piccola, patetica cricca di irriducibili che dicono cose senza senso ai nuovi amighisti. Che saranno loro, quelli che si compreranno gli Amiga di C=USA. Perché sì, alla fine è il nome che fa il prodotto, quando il prodotto (gli "Amiga" PPC successivi ai classic) non è riuscito a fare il nome. Pensiamoci.