Un altro titolo che punta tutto sulla violenza
All’Acclaim non piacque proprio il successo che ebbe Street Fighter 2, ma che gioco per signorine avranno pensato! Si punta troppo sulla tecnica rendendo il gioco irreale, allora sforniamo un prodotto molto aggressivo, forse il gioco della capcom piace proprio perché li si menano dei bei pestoni, puntiamo tutto su questo e se è vero è fatta!!! Sarà un sicuro successo!!!
Adesso non possiamo sapere esattamente cosa passò per la testa di quei programmatori, fatto sta che il primo Mortal Kombat uscì dopo Street Fighter e proprio come ho appena accennato è un picchiaduro che puntò tutto sul realismo.
Gli sprite bidimensionali erano digitalizzati, offrendo a quell’epoca un qualcosa di molto realistico… ma come hanno fatto i programmatori a creare uno stile grafico simile?
Semplicemente si sono limitati a filmare dei movimenti di alcuni attori assunti apposta per questo gioco, quindi hanno fatto diventare queste immagini dei frame di animazione esattamente come accade in un qualunque videogame bidimensionale.
I colpi che si potevano usare in questo titolo erano tutti estremamente violenti, ma non solo, gli avversari colpiti rilasciavano quintalitri di sangue, una persona debole di stomaco avrebbe trovato quelle immagini un po’ immorali… quindi il successo era assicurato dato che il gioco grazie a questa componente fece ancora più successo.

Un gioco che non è più lo stesso…
A partire dal quarto titolo si cominciò a vedere la voglia di cambiare lo schema di gioco da parte dei programmatori, difatti questo episodio anche se somigliò un casino nel gameplay all’episodio che sto recensendo passò alla terza dimensione.
Un gioco che era nato tramite delle foto divenne un titolo tridimensionale, un cambio davvero storico per questa saga che molti appassionati non condivisero.
Poi uscì per le console Ps2, x-box e nintendo game cube il quinto episodio… qui il protagonista della serie, ovvero Liu Kang morì… ancora una volta l’Acclaim sorprese tutti, ma le sorprese non finirono qui, i vecchi appassionati della serie con orrore si resero conto che la vecchia impostazione di gioco era stata totalmente cambiata, al punto tale che se anche erano presenti gli stessi personaggi con le stesse mosse speciali il gameplay del gioco era totalmente differente dai suoi prequel.
Possiamo dire che la giocabilità dal quinto Mortal Kombat in su sfruttava totalmente la terza dimensione, infatti non potevamo solo avanzare ed indietreggiare da un avversario, ma potevamo anche girarci attorno scegliendo uno dei due lati.
Inoltre erano presenti delle hit-combo che rendevano il gioco più simile a tekken o a virtua fighter che al vecchio Mortal Kombat.
Basta! Chiudo la parentesi perché sennò non mi fermo più! Continuiamo a parlare di questo episodio!

La trilogia
Ebbene, in questo episodio i programmatori hanno inserito tutte le loro idee presenti dal primo al terzo capitolo.
Qui troveremo tutti i livelli, tutti i personaggi e tutte le musiche dei tre episodi messi insieme, ma ovviamente tutto è stato impostato con la giocabilità di Mortal Kombat 3, che a dire il vero non piacque a proprio tutti gli appassionati, ma sicuramente tra i tre episodi è il migliore in quanto sfrutta le tecniche del primo e del secondo episodio con una serie di aggiunte molto numerose e carine.

I metodi classici e nuovi per terminare uno scontro
Alla fine di ogni scontro potremo terminare l’avversario, ovviamente se avremo vinto, con una tecnica assassina molto violenta, in questo episodio però c’è molto humor, ad esempio certi personaggi tagliano letteralmente a fette l’avversario, Kano, uno dei personaggi malvagi, infila la mano in bocca all’avversario e da li strappa lo scheletro dal corpo del nemico che si affloscia come un sacco vuoto.
Non stupitevi troppo, i programmatori con questi ingredienti puntano proprio a colpire la sensibilità di noi giocatori, se odiamo la violenza non potremo nemmeno guardarlo questo titolo, ma se vi diverte, chi vi impedisce di giocarci?
Andiamo a vedere nel dettaglio come potremo terminare l’avversario, innanzitutto vi sono presenti due fatality a personaggio, delle tecniche ben distinte tra i personaggi del gioco per uccidere il nemico, c’è la brutality, tramite la quale uccideremo l’avversario sferrandogli una serie di attacchi furiosi e letali, l’animality, con questa tecnica il nostro personaggio si trasforma in un animale e sbrana il nemico, infine c’è la pit fatality, con questa tecnica potremo uccidere il nemico sfruttando gli elementi scenici dello schema, ad esempio potremo gettare il nemico in una vasca di acido, oppure farlo schiantare giù da un ponte ad una altezza incredibile.
Le tecniche assassine sono finite, ma ce ne sono altre molto carine, la prima è la Friendship che letteralmente significa amicizia, eseguendola non uccideremo l’avversario ma scherzeremo con lui che a dire il vero sarà troppo rintronato dalle botte che gli avremo dato per accorgersene, infine c’è la babality…
Con questa tecnica trasformeremo il nemico in un poppante(?).
E la nudality? Si vociferava che in questo episodio avremmo potuto strappare i vestiti alle bellissime donne di Mortal Kombat vinte, ma poi fu un opzione che non venne inserita…
Mha… violenza a tutta birra ed erotismo inesistente? Ma che vogliamo insegnare ai nostri figli?
Le nuove tecniche; la corsa e le Hit-Combo
Nel terzo episodio, da dove questo gioco prende spunto per il suo gameplay ci sono un paio di aggiunte davvero interessanti.
La prima è la presenza di un nuovo tasto oltre ai classici 5, con questo pulsante potremo correre in avanti cercando di sorprendere l’avversario con la nostra velocità.
La seconda aggiunta è stata di dare in dotazione ad ogni personaggio un serie di Hit-Combo, ovvero premendo i tasti giusti sferreremo al nemico una serie di colpi letali, ma hanno scelto di rendere questa opzione molto difficile.
Prima di tutto ci si deve trovare appiccicati all’avversario per poter eseguire questa tecnica, inoltre bisogna ricordarsi di premere la giusta successione di pulsanti, una cosa che andrà studiata attentamente da noi giocatori per poter essere eseguita almeno con una certa decenza!
Dulcis in fundo bisogna eseguire queste tecniche ad una tale velocità che a molti di voi risulterà impossibile… Acclaim, ma che combini?

Un gioco fuori dagli schemi
E così, anche se i programmatori hanno indubbiamente preso spunto da Street Fighter per realizzare questo gioco, Mortal Kombat risulta invece essere molto diverso nel gameplay di questo titolo.
Per battere il computer dovremo usare delle tecniche che potremmo definire “matematiche”, altrimenti l’avversario più debole ci metterà davvero poco ad atterrarci…
Ma in doppio si vede il potenziale di Mortal Kombat, sono le tecniche speciali a rendere diversi i personaggi tra loro, sono tutte molto spettacolari ed ovviamente violente, ma non solo, se sfruttate nel modo giusto saranno indubbiamente utili per vincere uno scontro!
Tantissimi personaggi
Ovviamente questo titolo avendo in se tutti i personaggi della saga, boss compresi, ci permette di scegliere tra una rosa di combattenti davvero molto vasta, all’incirca sono quaranta!
Un gioco eccezionale
Graficamente superbo, dall’incredibile realismo, violento, con delle musiche sempre molto appropriate ed una giocabilità ottima garantita da un immenso numero di personaggi.
A patto che non vi piacciano i picchiaduro in 2D di qualsiasi tipo, procurandovelo vi ritrovereste tra le mani un immenso capolavoro che ancora oggi, nonostante siano usciti una marea di seguiti, ha moltissimo da offrire sia ai veterani dei picchiaduro che ai nostalgici appassionati di retrogame.
VOTO 9,5