C’è vita oltre il Commodore 64 e l’Amiga. A sostenerlo, con forza, è Massimo Canigiani, l’imprenditore italiano con un grande sogno del cassetto: riportare in vita il leggendario marchio americano che negli anni Ottanta fece scoprire al mondo i piaceri dell’enterteinment a mezzo computer.
39 anni, originario di Ponte Mincio, Canigiani è colui che insieme a Carlo Scattolini ha fondato la Commodore Business Machines LTD, realtà che - pur non avendo nulla a che spartire con la multinazionale che sotto la guida di Jack Tramiel stracciò tutti i record di vendita nel segmento dell'informatica casalinga - risulta ad oggi l’unica titolare del marchio della C con i due baffi.
Come lui stesso spiega Panorama.it, a seguito del fallimento della Commodore International Ltd il logo della cosiddetta “C flag” è rimasto senza padrone, ed è qui che si è inserita la sua startup, depositando (prima) i documenti per lo sfruttamento commerciale del marchio figurativo e annunciando (poi) una nuova famiglia di dispositivi mobili motorizzati Android.