
La SEGA l'ha fatto ancora. Tempo fa aveva rovinato lo storico Altered Beast pubblicando un gioco 3D su PS2 che da un lato appariva immediatamente divertente, ma che alla lunga diventava ingiocabile a causa di una curva della difficoltà non ben calibrata. Lo stesso avviene per questo nuovo titolo di Golden Axe. Il gioco è una reimagination del vecchio piacchiaduro a scorrimento, presentato come un action game in 3D. La storia ricalca grosso modo quella dell'originale: il malefico Death Adder vuole conquistare il reame e un manipolo di eroi si oppone. A differenza del classico a 16bit dove potevamo scegliere se giocare il ruolo del barbaro Ax Battler, il Nano Giulius Thunderhead o l'amazzone Tyris Flare, questa volta l'unico personaggio giocabile è proprio quest'ultima, e Giulius fa solo qualche fugace comparsa. I combattimenti sono essenzialmente voltati all'usare una tecnica difensiva, schivare o parare i colpi dei nemici per rispondere con dei contrattacchi speciali. Come suggerisce il titolo, spesso ci si troverà a cavalcare delle bestie (in genere delle creature che richiamano i mostri cavalcabili nel gioco originale) utili sia per sfondare barricate o per combattere i nemici più forti (a dir la verità, spesso cavalcare una bestia è più un handicap che un vantaggio, comunque).
Sebbene ci siano tanti elementi che richiamino il gioco originale (anche gli gnometti che rilasciano pozioni per le magie di attacco e cibo che ripristina la salute), Golden Axe - Beast Rider non decolla a causa dell'eccessiva difficoltà. Le mosse del personaggio non subiscono alcun upgrade, di contro i nemici diventano sempre più forti e per far fuori anche una semplice "comparsa" ci possono volere 15 minuti.
Peccato, il ritorno di Golden Axe non era una idea malvagia, ma realizzato così lascia davvero l'amaro in bocca.