quella americana. Dopo la grande delusione di RE4, la fame di survival horror
era davvero nera.

Quest'ultimo capitolo della serie nota in Italia come "Project Zero" in verità
non ha molto da aggingere a quello detto dagli altri due, ma a me è piaciuto
sia perchè l'impostazione del gioco è quella che preferisco, con scenari
prerenderizzati dalle inquadrature piu' o meno fisse, che danno molta
suspance e sono usate davvero bene, sia perchè adoro le giapponesine
e questo gioco ne è pieno (

La storia si allaccia a quella degli altri due capitoli, tanto che per alcuni
tratti della storia useremo anche la protagonista del primo (Miku) e uno
studioso di folkore (Kei) amico delle due protagoniste del secondo.
La protagonista indiscussa di questo capitolo è invece Rei, una ragazza
che lavora come fotografa e il cui ragazzo (amico a sua volta di Kei) è
morto in un incidente d'auto, e che abita con Miku che le fa da assistente.
L'azione si svolge nei sogni di Rei, in cui potremo usare lei o uno degli
altri protagonisti, e nella vita reale, nella casa di Rei e Miku, che a breve
comincèrà ad essere visitata anche dagli spettri incontrati nei sogni (che
per fortuna non attaccano ma fanno prendere soli brutti spaventi al giocatore).
Nei sogni di Rei, saremo intrappolati all'interno di una vecchia casa nobiliare
giapponese infestata di spettri e luogo in cui venivano portati avanti crudeli
ma necessari rituali atti a combattere il male, ma che necessitavano del sacrificio
di giovani donne (un classico della serie...). Per combattere gli spettri, l'unica
arma a disposizione è la Camera Osbura, una macchina fotografica creata da uno
studioso di occulto ed in grado di allontanare ed esorcizare gli spettri.
Piu' lasceremo avvicinare un fantasma, maggiore sarà il danno che gli causeremo con uno scatto; se riusciremo a "colpirlo" l'attimo prima che lui "colpisca" noi, otterreno il
Fatal Frame, uno scatto speciale che causerà un danno considerevole e lo scaraventerà
lontano. Esorcizzando i fantasmi la Camera Osbura si "caricherà" di punti spirito che
potremo spendere per potenziarla ed aggiungere altre funzionalità.
Ogni personaggio possiede alcune caratteristiche diverse da quelli degli altri: Kei,
è piu' resistente fisicamente e può spostare oggetti pesanti, ma la forza di attacco
della Camera Osbura con lui è inferiore a quella delle ragazze; Miku è piccola, può
sgattaiolare in alcuni punti irraggiungibili agli altri due personaggi e possiede la
froza spirituale maggiore con la Camera Osbura, ma è piuttosto debole. Rei è decisamente
la piu' bilanciata dei tre.
Oltre a combattere con gli spettri, dovremmo risolvere una serie di enigmi per sbloccare
altre locations e poter proseguire nel gioco, come nel piu' classico stile dei survival horror.
Una volta terminato il gioco e finendolo nuovamente più volte, sarà possibile sbloccare
nuove modialità ed anche un finale alternativo.
Come dicevo poc'anzi, questo gioco offre qualche innovazione rispetto ai precedenti,
ma non troppe. Se da un lato chi si interessa di videogiochi in genere potrebbe
trovarlo un difetto, l'appassionato della serie propriamente detto resterà soddisfatto.
Personalmente penso che in una serie le innovazioni vadano introdotte col contagocce,
per evitare che i fan più sfegastati della serie (intesa come protagonisti + elementi +
sistema di gioco) restino disorientati o frustrati (io la chiamo "Sindrome da Resident
Evil 4"... non scorderò mai la delusione di non trovare un'inqudratura fissa o uno zombi
in giro!!!!!).
Un titolo valido, consigliato soprattutto ai fan dell'horror orientale (e/o delle
giapponsine

Qualche immagine:
http://www.gamespot.com/ps2/adventure/f ... index.html
Un bellissimo sito dedicato alla saga (ATTENTI AGLI SPOILER!!!!!)
http://www.cameraslens.com/