Un genere di gioco di vecchio stampo nato sull’amiga 500
Sull’amiga 500 un giorno uscì un gioco davvero eccezionale, la sua veste grafica era bellissima ed il sonoro non fu da meno.
Si chiamava Flashback, fu un titolo su cui non posso dirvi molto a livello di trama, dato che l’ho giocato davvero poco, in seguito uscirono altri due titoli sempre per la stessa piattaforma molto simili, ovvero Anotherworld, creato dalla stessa casa ed infatti credo che sia il seguito dello stesso Flashback ed infine Prince of Persia.
Quest’ultimo all’epoca era un titolone, ma scordatevi pure di assimilarlo al mastodontico episodio per ps2, x-box e game cube, oppure all’ultima versione uscita per ps3, trattasi infatti di giochi totalmente diversi tra loro!
In Flashback a differenza dei titoli dell’epoca si metteva in primo piano la riflessione e l’esplorazione invece dell’azione.
La grafica per quei tempi era molto realistica, difatti i programmatori hanno usato una sorgente di programmazione tridimensionale, i movimenti del protagonista erano tanto belli da sembrare reali.
Il gioco stesso era dotato di filmati in 3D di grandissima qualità per l’epoca.
Nel gioco, avente comunque una visuale bidimensionale, dovevamo esplorare dei livelli, nel farlo potevamo arrampicarci o scendere di un piano, sono qualità banalissime, ma ci hanno costruito sopra l’intero gioco e accidenti se funzionò!
Il gioco era bellissimo ed il gameplay curato fino alla nausea.
Con questo stile, la Seta ha creato Nosferatu, un gioco dannatamente simile a Flashback creato unicamente per il mastodontico super nintendo.

eehhrr... diciamo che prima le cose andavano un pò meglio... più o meno, certo!
Un gioco cupo e tenebroso
Come potrete capire dal titolo stesso, avremo a che fare con Dracula in persona che a quei tempi in Romania faceva strage di innocenti.
Ma un giorno commise un madornale errore, rapì la ragazza del protagonista che furibondo si precipitò a cavallo verso il castello del mostro.
All’interno del castello troveremo ad attenderci centinaia di orribili mostri, ma potremo fronteggiarli con delle incredibili doti da combattente.
Difatti Nosferatu assomiglia davvero molto a Flashback, ma vi mischia sapientemente anche degli ingredienti da classico picchiaduro.
Il genere di mostri che incontreremo è davvero molto classico, vampiri, lupi mannari, mummie, zombi e tanti altri esseri deformi molto famosi.
La grafica è incredibilmente realistica e sia i mostri che il protagonista sono stati realizzati con una cura straordinaria.
I mostri sono davvero orribili, zombi putrefatti che cadono in pezzi, vampiri che una volta morti letteralmente si squagliano… gli schemi in tutto questo sono di grande aiuto; infarciti di trappole e disegnati in modo superbamente gotico, il tutto per farci capire con gentilezza che il nostro ingresso in quel luogo non è molto bene accetto…
È proprio la voglia di scappare via da quel castello che vi porterà fino all’ultima stanza dove potremo affrontare il signore delle tenebre.

aaaaaahhhhh!!!! aiuto! sto scivolando!!! ecco!!! sono scivolato! e tu? te stai li a non fare nulla? va bene, vorrà dire che mi cercherò un amico migliore di te un altro cimitero!!!
Una difficoltà molto elevata
Cacchio!!! Anche a livello facile il gioco vi farà sudare le fatidiche sette camicie, i mostri sono tutti molto ostici da battere, le trappole nel castello inizialmente sono abbastanza facili da evitare, ma avanzando nel gioco faticheremo sempre di più nell’intento di superarle…
Inoltre dovremo affrontare degli enigmi in puro stile adventure, dovremo spostare delle pareti su cui poi arrampicarci, dovremo scegliere il sentiero più giusto per proseguire, oppure premere dei pulsanti o delle botole che ci apriranno delle porte precedentemente chiuse, state attenti ad alcune botole! Hanno l’aria di essere interruttori, ma invece di aprirci una porta potrebbero far scattare qualche trappola mortale!

allora... quale era quella posizione di arte marziale in cui il mio maestro mi insegnava a battere la gravità... si però adesso che ci ripenso ci voleva un letto di chiodi...
Un uomo che combatte la malvagità!
Il protagonista è molto bravo nell’arte del karate, tramite l’apposito pulsante potremo metterci in guardia di attacco, solo in questa posizione potremo combattere!
Grazie al pulsante del salto potremo menare dei formidabili calci al volo, semplicemente stando fermi e premendo questo tasto colpiremo i nemici che ci troveremo di fronte.
Nel gioco potremo raccogliere diversi tipi di gemme; alcune di queste ci ridaranno l’energia persa nella lotta, altre ancora ci faranno aumentare il livello massimo della nostra vitalità, infine ci sono le gemme della forza, queste ci faranno diventare più forti, i nostri colpi saranno più incisivi e le nostre raffiche di attacchi si arricchiranno di altre mosse.
Purtroppo le gemme della forza potrebbe capitare che si possano perdere, facendoci quindi retrocedere in potenza.
Sono accumulabili, oltre che ad avere la possibilità di perderle, raccogliendone molte, i nostri attacchi diverranno sempre più forti.
La classica carica, ovvero il girare sulle piattaforme correndo non servirà solo come in Flashback a saltare in posti più lontani da raggiungere, certo, in Nosferatu procedere velocemente avrà anche questo scopo, ma potremo terminare la nostra corsa con una poderosa spallata contro un nemico.
I comandi sono un po’ lenti, perfetti per Flashback, ma non tanto per un picchiaduro…
I comandi sono troppo precisi, per un adventure dove si deve principalmente riflettere è un elemento che andrebbe direttamente in secondo piano, ma da che mondo è mondo, in un videogioco di lotta bisogna avere dei comandi semplici e veloci, oltretutto certi nemici appariranno letteralmente dal nulla, certo con l’occhio li noteremo subito, ma la risposta dei comandi potrebbe non essere altrettanto veloce!
Ad esempio mentre attaccheremo un nemico sarà impossibile effettuare un attacco in carica o variare le tecniche, ci vorrebbe troppo tempo ed i nemici non hanno affatto il nostro stesso problema.
Difatti ci attaccheranno sempre con tremenda ferocia e cattiveria, facendo di tutto per metterci al tappeto!
Quindi è un difetto, i programmatori avrebbero dovuto fare in modo che le tecniche di lotta fossero più accessibili…
Accidenti!!! Un difetto stupido che era facilmente correggibile mina pesantemente il voto globale di questo gioco!
Insomma, nel complesso vale la pena procurarsi questo gioco?
Assolutamente si!
Una grafica superlativa ed un sonoro non da meno, per i fanatici dell’horror è un acquisto obbligato, per i fanatici di Flashback pure.
I fanatici di picchiaduro lo testino prima con molta accortenza, cercate di capire se riuscirete a sopportare o addirittura apprezzare questi comandi così flemmatici…
VOTO 8