
Il nome di Clive Barker riporta in mente, videludicamente parlando, il grandioso Undiyng di qualche anno fa. Non siamo di fronte ad un capolavoro come lo fu Undying, ma in ogni caso abbiamo tra le mani un bel gioco d'azione.
Il gioco ci mette alla quida di una squadra di 7 membri, 4 uomini e 3 donne, dotati di poteri speciali (telecinesi, pirocinesi, ecc). La squadra, il cui nome in codice è Jericho, esiste fin dall'alba dei tempi per difendere gli esseri umani dai seguaci del Primogenito, una creatura creata da Dio prima dell'uomo e da Lui stesso imprigionata in una specie di Limbo a causa della sua estrema potenza (simile a quella di Dio stesso) e la sua malvagità.
Nel corso dei secoli, il Primogenito riesce in qualche modo a contattare degli umani che tentano di liberarlo, sedotti dalle promesse di potere e ricchezze.
La squadra dovrà recarsi in una antica città in Asia minore e da li passare nel Limbo inseguendo i seguaci del Primogenito e cercare di fermali.
Il gioco ha una grafica davvero ottima, non tanto negli effetti ormai di routine, ma nella cura delle texture che sembrano davvero... organiche! Sparando ad un nemico sembra di sparare davvero ad un essere fatto di carne (più o meno putrefatta, più o meno umana), particolare che colsi anche in Doom 3 e che non provai in Half Life 2 o nel più recente Bioshock, sebbene il motore di entrambi questi mostri sacri sia superiore a quello di Jericho (e Doom 3). Noioso in alcune parti, esalante negli scontri con i boss e nel delirante paesaggio, Jericho resta "solo" un bel gioco, purtroppo un capolvoro mancato nonostante ci abbia messo lo zampino Clive Barker, ma comunque è un'esperienza divertente e coinvolgente, specie per chi apprezza il genere Horror.