MazinKaesar ha scritto:Sarà giusta una punizione, ma far perdere il posto ad un tizio per 100$ mi sembra eccessivo. Ripeto, se M$ avesse fatto lo stesso ci sarebbero tizi incazzati in tutto il mondo.
Se un tizio *ruba* qualcosa all'azienda, a prescindere dall'entità del furto siamo tutti d'accordo che meriti il licenziamento (al di la del fatto che il 'capo' possa scegliere di perdonare e tutto). E' uno dei motivi per cui perfino in Italia c'è il giusto motivo.
In questo caso non è furto, ma è *truffa* ai danni dell'azienda. O meglio, tentata truffa. IMHO perfino in Italia sarebbe possibile intentare una causa di licenziamento. Tra l'altro la cosa assurda è che non è il caso di 'vendita a dipendenti a prezzo di favore'. E' proprio *regalo*. Stavano cercano di truffare la loro azienda.
A questo punto l'azienda che fa? Come può fidarsi di tali dipendenti? Una volta che è stato provato che una persona quando è in condizione di truffare truffa, diciamo che il rapporto non può essere come prima.
Tornando al caso Apple: il fatto che sia Apple a farlo non ha nulla a che vedere con il fatto che IMHO un'azienda che viene truffata da un dipendente abbia *diritto* di licenziarlo. E tenendo conto che i posti di lavoro sono *pochi*, penso che avrebbe quasi il *dovere* di farlo, per rispetto verso le persone *oneste* che non hanno lavoro.
Detto questo c'è questa percezione sbagliata che ad Apple si perdoni di tutto. Ad Apple non viene perdonato *niente*. Qualunque cosa che viene fatta dagli altri passa *assolutamente* sotto silenzio. Se la fa Apple, tutti a parlarne.
Sony vende batterie infiammabili che si trovano *anche* nei portatili Apple?
=> Apple vende portatili che esplodono.
E così via.
Ah, l'invidia del pene.