L’inevitabile conseguenza è che i computer basati su PowerPC devono necessariamente passare per il mercato embedded (ne sono testimoni proprio l’X1000 e la Sam460), il cui obiettivo primario di certo non sono le prestazioni elevate, anche se i miglioramenti dei processi produttivi e l’introduzione di alcune tecnologie permette di andare avanti anche da questo punto di vista.
Io affronterei il problema da due lati: A) Effettive possibilità di "buone prestazioni" in futuro (in ambito PPC visto che l'articolo parla di questo) e B)Prezzo/Target.
Nel primo caso l'articolo non tiene conto delle ultime dichiarazioni di FreeScale, quest'ultima si è resa conto che per certi tasks che i loro clienti richiedono, "parallelizare" la CPU con roba tipo 100 core (nell'intervista cita una CPU similare sviluppata da non ricordo chi) non è sufficiente quando non addirittura inutile.
E' per questo che hanno deciso di creare dei Cores (parlo della singola unità) ad altissime prestazioni invece, e la serie QorlQ 50X0 è il primo segnale (quest'ultima introduce, sotituendo la precendete, una FPU ad altissime prestazioni).
La prossima serie 60X0 introdurrà unità Altivec.
Quindi parlare dell'embedded di domani come se fosse quello del 2001 per me è un grosso errore, dato che hanno deciso di cambiare direzione (almeno per quanto riguarda Freescale).
B)Prezzo: come molti hanno fatto notare anche qui, non è diventando qualcos'altro che Amiga può vincere.
Tralasciamo fantomatici port di AmigaOS per X86, dato che sappiamo per certo che non si faranno per un miliardo di ragioni.
Con l'avvento delle proposte (al momento solo "fuffa") di Cusa però, alcuni (su altri forum internazionali) si sono librati in audaci scenari dove qualsiasi cosa un po camufatta da Amiga, con basso prezzo e buone prestazioni porterebbe "Amiga" al successo.
Ma la domanda che dobbiamo proporci è: Se vendi un Tablet basato su Gnome ("mascherato" un po da Amiga) forse convincerai qualcuno a comprare ma, questo qualcuno cosa ha comprato poi?
Un tablet Atom con gnome camuffato.
Amiga non ha vinto
un bel niente.
La strada intrapresa da Amiga è stata piena di buche, prima era 68K, poi Motorola ha deciso di abbandonare quella linea di CPU e buttarsi sui PPC, processori che per la loro natura, rimanevano comunque la scelta consigliata per chia avesse un OS basato sui buoni vecchi 68K.
Apple lo fece il prima possibile, Commodore fallì sul piu bello, ritardando questo processo, con Amiga che passava da una mano all'altra.
Tuttavia se su un X1000 (o anche una 460) posso far girare ArtEffect4 e farlo comunicare via Arrex con Blender il tutto mentre faccio girare DPaint4 da floppy (su AOS4 gira sia questo che il III) tutto nello stesso environment e senza emulazione, allora mi sento anche libero di usare FireFox4 e altra roba moderna sapendo che ho sotto mano l'ultima evoluzione della timeline.
Quello che propone Cusa invece è roba gia disponibile da anni e se la volevo l'avevo già comprata.
La mia bottom line è semplice: se rimanere Amiga significa mercato di nicchia etc. etc. etc., è sempre meglio dell'unica altra alternativa all'orizonte.
Parlo di alternative concrete, dato che le teorie di come portare Aos4 o Mos su X86 rimangono solo quello, teorie.
La gente che lavora a questi OS è ultra-super-esperta. Probailmente a un livello di gran lunga superiore a chi spesso propone facili scappatoie.
Se dicono che non è fattibile senza compromessi (e mostruose hardships), è così, c'è poco da piangere.