da cdimauro » sab ott 20, 2012 6:48 am
Esattamente. Inoltre se si voglio sfruttare per bene i 64 bit, l'SMP, e la protezione della memoria, bisognerà rompere con la retrocompatibilità e buttare via anche l'emulazione trasparente delle applicazioni 68000. Anche perché ci stiamo avvicinando al 2013: la vogliamo abbattere questa barriera dei 2GB di memoria?
A questo punto non ha senso continuare sui PowerPC. Con tutto il lavoro che c'è da fare, è più conveniente investire su architetture più diffuse e molto più economiche, per le quali c'è pure molto codice da cui poter attingere (ogni riferimento ad AROS non è casuale) per togliersi dalle scatole tutta la parte più rognosa (boot del s.o. e primitive del kernel per gestire task, interrupt, ecc.).
Tra l'altro passare ai 64 bit per i PowerPC significa un netto calo di prestazioni, a causa del raddoppio della dimensione dei registri e, in particolare, dei puntatori. Mentre su x86 questo passaggio è stato benefico, perché ha portato anche al raddoppio dei registri (general purpose e SIMD), e quindi mediamente le prestazioni sono migliorate.
Dunque è vero che il mercato dell'hardware cambia molto velocemente e si rischia di rimanere presto con hardware obsoleto e magari non supportato, ma scegliendo accuratamente i componenti c'è una discreta longevità.
Fermo restando che il problema più grosso è rappresentato dalle schede video, e con Gallium almeno per questo ci dovrebbe essere un po' di tranquillità. Tutti gli altri componenti (scheda audio, SATA, WI-FI, ecc.) al limite esistono anche in versione esterna (sia PCI-Express che USB), per cui è molto più facile supportarli perché cambiano raramente (chi li produce ha poco interesse a cambiare, riprogettandolo, un componente come questo che funziona).
Non si può più continuare con hardware custom come l'X1000, perché è troppo costoso e già obsoleto quando hanno iniziato a parlarne. Inoltre, al solito, ci si deve accontentare di router riciclati e pagati a peso d'oro.
Se Amiga s'è diffusa, è proprio grazie ai prezzi molto bassi delle versioni economiche, non per i modelli top di gamma (che, comunque, almeno avevano un prezzo competitivo con la concorrenza).
Tutto ciò dopo la morte di Commodore è mancato, ed è stato anche per questo che il mercato Post-Amiga è diventato così piccolo, autoghetizzandosi dal resto del mondo.
Non potrà che essere sempre peggio continuando sulla strada intrapresa. Purtroppo noto che, in questo, Commodore ha avuto dei degni successori, che hanno continuato a fare sbagli colossali. Non hanno avuto una visione saggia e lungimirante, ma sono rimasti con quell'assurda e ottusa mentalità della biodiversità a tutti i costi.