PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Amiga?

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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda Alblino » sab feb 05, 2011 12:58 pm

@Dax
Per quel che rigaurda OS4 non se ne parla nemmeno di andare su X86/X64
sarebbe la sua fine con i tempi biblici di Hyperion e saluterebbe i suoi
cari utenti Classic che gli portano linfa vitale.
Poi Acube come altri produttori Hardware vedi Aeon concordo
con te che ci sono altri processori ppc interessanti.
La stessa casa del 460 ha dichiarato un processore 465 single e
dual core sui 1.5 ghz che verrà disponibile e se non sbaglio
anche un single o dual a 2 ghz da 512 di l2.
Da quello che si diceva sono possibili candidati per una futura Sam.
Poi ci sta sempe anche Freescale.


Argomento Manba cpu 465:
viewtopic.php?f=39&t=14927&p=177081&hilit=465#p177081
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda andres » sab feb 05, 2011 1:03 pm

Tutto sommato per un sistema da appassionati come AmigaOS, io continuo a vedere la diversità hardware di PowerPC come un valore aggiunto piuttosto che come un problema...
Anche perchè su x86 di OS alternativi ce ne sono diversi, e non mi sembra che eccetto Linux abbiano gran seguito, anzi, molti sono nel dimenticatoio di un panorama troppo vasto...
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda andres » sab feb 05, 2011 1:06 pm

OT
cmq se nelle prossime sere trovo qualche ora di tempo voglio provare a installare AROS sul vecchio notebook con Celeron@800...
Che sappiate si può mettere in dual boot con XP, ma settando AROS come OS di default?
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda Seiya » sab feb 05, 2011 1:43 pm

Di certo OS4 e MOS devono rimanere nella nicchia for ever.
Qui hanno un identità.
Ma siamo sicuri che anche se fosse x86 non l'avrebbero lo stesso.
In fono sarebbero sempre AmigaOS4 e MorphOS.
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda amig4be » sab feb 05, 2011 2:48 pm

andres ha scritto:Tutto sommato per un sistema da appassionati come AmigaOS, io continuo a vedere la diversità hardware di PowerPC come un valore aggiunto piuttosto che come un problema...
Anche perchè su x86 di OS alternativi ce ne sono diversi, e non mi sembra che eccetto Linux abbiano gran seguito, anzi, molti sono nel dimenticatoio di un panorama troppo vasto...


ma quello che si voleva dire è che qualsiasi valore aggiunto, sovrappiù, che vogliamo conferire al ppc non ha un fondamento tecnico e dipende il più delle volte da valutazioni soggettive variabili da utente a utente: chi odia intel, chi vuole un senso di continuità con gli amiga classic ppc, chi per biodiversità, chi per fede incrollabile...
L'autore dell'articolo, in un esempio che serve da caso limite, dice di privilegiare ancora oggi il 68k sia a intel ad arm che ai ppc ma poi aggiunge, perchè l'ho programmato rivoltandolo come un calzino, cioè per un punto di vista totalmente soggettivo, non perchè ovviamente oggi quei processori hanno alcun senso di esistere nei computer o console, che non siano vintage o cloni di pezzi vintage.
Dall'altra parte invece, anche tra i sostenitori potenziali di amigaos e amighisti di vecchia data(come ho letto in vari forum...) c'è chi vorrebbe più potenza a prezzi decisamente minori(fino a un decimo consederando pc intel usati), cioè partono da un dato strettamente tecnico/economico, e come tale pesantemente reale e incontestabile... ma per questi non c'è nulla da fare perchè in effetti se Hyperion voltasse le spalle al primo tipo di utente, quello che alla fine caccia il grano, l'argent, si ucciderebbe :)
Cioè per loro è conveniente imbucarsi non tanto in un vicolo cieco perchè qualche accrocchio ppc lo si può sempre fabbricare, ma in un limbo sottoprestazionale, costoso, in assenza(e questo lo si suppone eh...) di una strategia più lungimirante
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda cdimauro » sab feb 05, 2011 7:34 pm

DAX ha scritto:
L’inevitabile conseguenza è che i computer basati su PowerPC devono necessariamente passare per il mercato embedded (ne sono testimoni proprio l’X1000 e la Sam460), il cui obiettivo primario di certo non sono le prestazioni elevate, anche se i miglioramenti dei processi produttivi e l’introduzione di alcune tecnologie permette di andare avanti anche da questo punto di vista.

Io affronterei il problema da due lati: A) Effettive possibilità di "buone prestazioni" in futuro (in ambito PPC visto che l'articolo parla di questo) e B)Prezzo/Target.

Nel primo caso l'articolo non tiene conto delle ultime dichiarazioni di FreeScale, quest'ultima si è resa conto che per certi tasks che i loro clienti richiedono, "parallelizare" la CPU con roba tipo 100 core (nell'intervista cita una CPU similare sviluppata da non ricordo chi) non è sufficiente quando non addirittura inutile.

Intel col progetto Terascale prevede di integrare anche 1000 core (x86, ovviamente).

Questo per dire che il multicore è chiaramente il futuro per tutti i produttori di processori.
E' per questo che hanno deciso di creare dei Cores (parlo della singola unità) ad altissime prestazioni invece, e la serie QorlQ 50X0 è il primo segnale (quest'ultima introduce, sotituendo la precendete, una FPU ad altissime prestazioni).
La prossima serie 60X0 introdurrà unità Altivec.
Quindi parlare dell'embedded di domani come se fosse quello del 2001 per me è un grosso errore, dato che hanno deciso di cambiare direzione (almeno per quanto riguarda Freescale).

Io non ho commesso nessun errore. Invece l'hai commesso tu nel momento in cui non hai verificato cosa c'è sotto il "cofano" di questi processori di cui parli.

Si tratta, infatti, di derivati degli e500 ed e5500, di cui ho AMPIAMENTE parlato alla fine dell'articolo. In particolare, si tratta di una "nuova" famiglia di MICROCONTROLLORI. Cioè ricadiamo sempre nel segmento embedded, che poi rispecchia esattamente la tesi del mio articolo: ormai si va a pescare in questo settore, perché quello desktop è morto.

Anche per gli e6000, si dovrebbe trattare degli e5500 con l'aggiunta di Altivec. E anche di questo ne ho parlato alla fine dell'articolo.

Per cui non capisco il senso di quello che hai scritto qui e le tue critiche. Me lo potresti spiegare, cortesemente? Grazie.
B)Prezzo: come molti hanno fatto notare anche qui, non è diventando qualcos'altro che Amiga può vincere.

Non mi è chiaro in cosa potrebbe vincere.
Tralasciamo fantomatici port di AmigaOS per X86, dato che sappiamo per certo che non si faranno per un miliardo di ragioni.
Con l'avvento delle proposte (al momento solo "fuffa") di Cusa però, alcuni (su altri forum internazionali) si sono librati in audaci scenari dove qualsiasi cosa un po camufatta da Amiga, con basso prezzo e buone prestazioni porterebbe "Amiga" al successo.
Ma la domanda che dobbiamo proporci è: Se vendi un Tablet basato su Gnome ("mascherato" un po da Amiga) forse convincerai qualcuno a comprare ma, questo qualcuno cosa ha comprato poi?
Un tablet Atom con gnome camuffato.

Amiga non ha vinto un bel niente.

La strada intrapresa da Amiga è stata piena di buche, prima era 68K,

I 68000 NON erano una "buca". Sono stati IL concorrente principale di Intel/x86, e le hanno dato filo da torcere finché sono sopravvissuti, vincendo spesso il confronto sul piano prestazionale.
poi Motorola ha deciso di abbandonare quella linea di CPU e buttarsi sui PPC, processori che per la loro natura, rimanevano comunque la scelta consigliata per chia avesse un OS basato sui buoni vecchi 68K.
Apple lo fece il prima possibile, Commodore fallì sul piu bello, ritardando questo processo, con Amiga che passava da una mano all'altra.

Commodore sarebbe dovuta passare ai PA-RISC di HP, NON ai PowerPC.

Il passaggio ai PowerPC è stata una conseguenza del suo fallimento, per cui alcuni produttori di schede acceleratrici pensarono bene di fornire inizialmente una sorta di potente coprocessore. Che poi si è divenuta la CPU principale, e così via.
Tuttavia se su un X1000 (o anche una 460) posso far girare ArtEffect4 e farlo comunicare via Arrex con Blender il tutto mentre faccio girare DPaint4 da floppy (su AOS4 gira sia questo che il III) tutto nello stesso environment e senza emulazione, allora mi sento anche libero di usare FireFox4 e altra roba moderna sapendo che ho sotto mano l'ultima evoluzione della timeline.
Quello che propone Cusa invece è roba gia disponibile da anni e se la volevo l'avevo già comprata.

DPaint gira grazie a un emulatore, cioè la stessa cosa che fornirebbe Commodore USA con le sue "nuove" (sic.) macchine.
La mia bottom line è semplice: se rimanere Amiga significa mercato di nicchia etc. etc. etc., è sempre meglio dell'unica altra alternativa all'orizonte.
Parlo di alternative concrete, dato che le teorie di come portare Aos4 o Mos su X86 rimangono solo quello, teorie.
La gente che lavora a questi OS è ultra-super-esperta. Probailmente a un livello di gran lunga superiore a chi spesso propone facili scappatoie.
Se dicono che non è fattibile senza compromessi (e mostruose hardships), è così, c'è poco da piangere.

Si vede che i programmatori di AROS sono più bravi allora, visto che riescono a gestire più architetture (fra cui anche PowerPC) col loro s.o..
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda samo79 » sab feb 05, 2011 7:49 pm

cdimauro ha scritto:I 68000 NON erano una "buca". Sono stati IL concorrente principale di Intel/x86, e le hanno dato filo da torcere finché sono sopravvissuti, vincendo spesso il confronto sul piano prestazionale.


Se è per questo anche i PowerPC, e lo sono stati sino ad un annetto o due prima dello switch di Apple

cdimauro ha scritto:Il passaggio ai PowerPC è stata una conseguenza del suo fallimento


Ti confondi il passaggio al PowerPC risale ai tempi di Escom, non di Commodore.

L'ultimo Commodore Amiga è del 1994 ed equipaggiava CPU Motorola 68040 a 40 Mhz, con Escom sono arrivati i peocessori 68060 e si è deciso lo switch graduale verso il PowerPC, il passaggio è stato poi graduale per via delle schede acceleratrici PPC prodotte da terze parti ...

Una di queste terze parti avrebbe poi prodotto il Pegosos per MorphOS, ma pensa te ...

cdimauro ha scritto:per cui alcuni produttori di schede acceleratrici pensarono bene di fornire inizialmente una sorta di potente coprocessore. Che poi si è divenuta la CPU principale, e così via.


Ovviamente, una volta fatto il passaggio ed intrapresa una linea li bisogna continuare, tra l'altro all'epoca il PPC prometteva decisamente bene
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda cdimauro » sab feb 05, 2011 8:02 pm

samo79 ha scritto:
cdimauro ha scritto:I 68000 NON erano una "buca". Sono stati IL concorrente principale di Intel/x86, e le hanno dato filo da torcere finché sono sopravvissuti, vincendo spesso il confronto sul piano prestazionale.


Se è per questo anche i PowerPC, e lo sono stati sino ad un annetto o due prima dello switch di Apple

Decisamente no: già ai tempi dei G4 i PowerPC avevano perso la leadership prestazionale.

Comunque ribadisco che i 68000 NON erano una "buca".
cdimauro ha scritto:Il passaggio ai PowerPC è stata una conseguenza del suo fallimento


Ti confondi il passaggio al PowerPC risale ai tempi di Escom, non di Commodore.

Direi proprio di no, visto che lo confermi tu stesso con questa frase.
L'ultimo Commodore Amiga è del 1994 ed equipaggiava CPU Motorola 68040 a 40 Mhz, con Escom sono arrivati i peocessori 68060 e si è deciso lo switch graduale verso il PowerPC, il passaggio è stato poi graduale per via delle schede acceleratrici PPC prodotte da terze parti ...

Una di queste terze parti avrebbe poi prodotto il Pegosos per MorphOS, ma pensa te ...

Ma Commodore era già fallita, come dicevo io. E aveva ben altri piani: vedi mail degli ingegneri all'epoca lavoravano per lei.
cdimauro ha scritto:per cui alcuni produttori di schede acceleratrici pensarono bene di fornire inizialmente una sorta di potente coprocessore. Che poi si è divenuta la CPU principale, e così via.


Ovviamente, una volta fatto il passaggio ed intrapresa una linea li bisogna continuare, tra l'altro all'epoca il PPC prometteva decisamente bene

Nulla da dire su questo.
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda samo79 » sab feb 05, 2011 8:18 pm

Mai detto che il 68k fosse una buca anzi, di certo dopo il 68060 il suo ciclo era concluso totalmente, anzi in realtà già dal 68040 ...

Quanto al resto tu continui a vedere alternative al PowerPC (a quell'epoca) io no, poi la storia è difficile farla con i se e con i ma ... del resto con quel menagment C= avrebbe chiuso i battenti pure proponendo viaggi nello spazio gratuiti ...
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda cdimauro » sab feb 05, 2011 8:33 pm

samo79 ha scritto:Mai detto che il 68k fosse una buca anzi, di certo dopo il 68060 il suo ciclo era concluso totalmente, anzi in realtà già dal 68040 ...

Guarda che il 68060 è stato un grandissimo processore:
http://www.appuntidigitali.it/7671/moto ... -famiglia/
Quanto al resto tu continui a vedere alternative al PowerPC (a quell'epoca) io no, poi la storia è difficile farla con i se e con i ma ... del resto con quel menagment C= avrebbe chiuso i battenti pure proponendo viaggi nello spazio gratuiti ...

Non è che le vedessi io: all'epoca la scelta di Commodore era quella, e le ragioni (squisitamente tecniche) erano ben fondate. Vedi, appunto, le mail dei suoi ingegneri.

Che poi avesse un management incapace, beh, lo conferma proprio la storia. Purtroppo.
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda Seiya » sab feb 05, 2011 9:02 pm

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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda DAX » lun feb 07, 2011 6:03 pm

Intel col progetto Terascale prevede di integrare anche 1000 core (x86, ovviamente).

Questo per dire che il multicore è chiaramente il futuro per tutti i produttori di processori.

Non lo metto in dubbio, e per quel che ne so anche Freescale potrebbe averne uno a "2000" (per esagerare) core nella Pipeline, quello che dicevano nell'intervista era semplicemente che quell'approccio va bene e sara seguito dall'azienda per risolvere al meglio alcune problematiche, mentre per altre hanno deciso di fare CPU con meno cores ad alte prestazioni, cosa che in futuro potrebbe anche interessarci (adesso no dato che la CPU della prossima mobo è stata già scelta).

Io non ho commesso nessun errore. Invece l'hai commesso tu nel momento in cui non hai verificato cosa c'è sotto il "cofano" di questi processori di cui parli.../... Per cui non capisco il senso di quello che hai scritto qui e le tue critiche. Me lo potresti spiegare, cortesemente? Grazie.

No non credo di essermi sbagliato nel dire che l'articolo "non tiene conto del cambio di direzione".
Di cosa c'è sotto me ne ero già informato e anche se l'articolo tratta il tutto "sulla carta", credo che nel tempo anche tu dovrai pur esserti abituato a risultati pratici, come dire, non proprio consoni alla teoria.
Vorrei testare con Blender ed altre applicazioni interessanti magari.

In ogni caso ho citato un paio di processori non come fossero il messiah, ma come semplici "primi esempi" di un trend, trend che secondo me porterà a processori PPC che potrebbero fare al caso nostro.
A prescindere da pagine e pagine di riferimenti a questa o quella architettura, è chiaro che Freescale riorganizza le features (anche non troppo nuove) in maniera che risultino prestanti su strada (non credo che gli interessi altro).
Il risultato è che come hai fatto notare anche tu con le dovute perplessità, dai primi Benchmark queste sue "re-ingegnerizazioni dell'obsoleto" finiscono per andare meglio di altre CPU che sulla carta fanno piu bella figura.

Un AmigaOne X2000 basato su un OctalCore P6080 credo che lascierebbe all'utenza ben poco a desiderare in termini prestazionali (parlo della serie "6" dato che per adesso abbiamo l'X1000 a cui guardare e dunque c'è tempo...tanto tempo... :ahah: ).

Non mi è chiaro in cosa potrebbe vincere.

Secondo quelli di CUSA puo ri-vincere la sua antica posizione almeno in termini di vendite. Io ho semplicemente detto che se anche fosse (cosa che non credo assolutamente) non avrebbe vinto un bel niente in quella maniera (appicicando un immagine colorata a Gnome...).


I 68000 NON erano una "buca". Sono stati IL concorrente principale di Intel/x86, e le hanno dato filo da torcere finché sono sopravvissuti, vincendo spesso il confronto sul piano prestazionale.


le buche erano riferite ai casini successi non certo alla CPU. Un malinteso.

ommodore sarebbe dovuta passare ai PA-RISC di HP, NON ai PowerPC.

Hai detto bene, "Commodore" e non Amiga.
Si trattava di una parte del progetto hombre che, come confermato da Dave Haynie (nello smentire riga per riga le baggianate dette da alcuni membri del gruppo) per ciò che riguarda "Amiga" hombre non era un bel niente, (se non forse una scheda grafica a un certo punto ipotizata)

http://www.amigahistory.co.uk/haynie3drisc.html

DPaint gira grazie a un emulatore, cioè la stessa cosa che fornirebbe Commodore USA con le sue "nuove" (sic.) macchine.

Se per emulatore ti riferisci a Petunia, beh ricordiamoci che il medesimo si incarica solo di tradurre le istruzioni 68K in istruzioni power-PC, Dpaint poi viene trattato da OS4 come qualsiasi altro programma PPC, agisce nello stesso environment e puo persino permettersi di comunicare con altre applicazioni via Arrex (Cusa non ha niente di tutto questo solo UAE).
Se invece ti riferisci al fatto che AmigaOS abbisogni di UAE, beh non è così, Dpaint4 funziona sotto OS4.1update2 (funziona anche il III) senza uae.

La mia bottom line è semplice: se rimanere Amiga significa mercato di nicchia etc. etc. etc., è sempre meglio dell'unica altra alternativa all'orizonte.
Parlo di alternative concrete, dato che le teorie di come portare Aos4 o Mos su X86 rimangono solo quello, teorie.
La gente che lavora a questi OS è ultra-super-esperta. Probailmente a un livello di gran lunga superiore a chi spesso propone facili scappatoie.
Se dicono che non è fattibile senza compromessi (e mostruose hardships), è così, c'è poco da piangere.
Si vede che i programmatori di AROS sono più bravi allora, visto che riescono a gestire più architetture (fra cui anche PowerPC) col loro s.o..


Un conto è un OS binary compatible, un conto è una riscrittura incompatibile. Forse la differenza sta li...
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda cdimauro » lun feb 07, 2011 9:21 pm

DAX ha scritto:
Io non ho commesso nessun errore. Invece l'hai commesso tu nel momento in cui non hai verificato cosa c'è sotto il "cofano" di questi processori di cui parli.../... Per cui non capisco il senso di quello che hai scritto qui e le tue critiche. Me lo potresti spiegare, cortesemente? Grazie.

No non credo di essermi sbagliato nel dire che l'articolo "non tiene conto del cambio di direzione".

Se non l'avessi fatto non avrei riservato la parte finale, piuttosto abbondante peraltro, proprio a questa "nuova" famiglia processori embedded.
Di cosa c'è sotto me ne ero già informato e anche se l'articolo tratta il tutto "sulla carta", credo che nel tempo anche tu dovrai pur esserti abituato a risultati pratici, come dire, non proprio consoni alla teoria.

Non ho parlato solo di teoria nell'articolo, ma anche della pratica, visto che alcuni benchmark preliminari parlano di prestazioni leggermente superiori ai G5.
Vorrei testare con Blender ed altre applicazioni interessanti magari.

Chiaro.
In ogni caso ho citato un paio di processori non come fossero il messiah, ma come semplici "primi esempi" di un trend, trend che secondo me porterà a processori PPC che potrebbero fare al caso nostro.
A prescindere da pagine e pagine di riferimenti a questa o quella architettura, è chiaro che Freescale riorganizza le features (anche non troppo nuove) in maniera che risultino prestanti su strada (non credo che gli interessi altro).

Veramente gli interessa coprire meglio il settore embedded.
Il risultato è che come hai fatto notare anche tu con le dovute perplessità, dai primi Benchmark queste sue "re-ingegnerizazioni dell'obsoleto" finiscono per andare meglio di altre CPU che sulla carta fanno piu bella figura.

Si tratta di implementazioni diverse. Il G3, come avevo già sottolineato, era un'ottima architettura particolarmente performante, il cui limite era rappresentato dalle basse frequenze raggiungibili a causa della cortissima pipeline.

Se Freescale è riuscita a portare un design "non pompato" a 2,5Ghz con soli 7 stadi di pipeline, è chiaro che l'efficienza la fa da padrone e riesce a competere con architetture espressamente votate alle prestazioni (grazie a numerose unità di esecuzione a disposizione, e alla possibilità di eseguire più istruzioni per cicli di clock) come i G4 e i G5.
Un AmigaOne X2000 basato su un OctalCore P6080 credo che lascierebbe all'utenza ben poco a desiderare in termini prestazionali (parlo della serie "6" dato che per adesso abbiamo l'X1000 a cui guardare e dunque c'è tempo...tanto tempo... :ahah: ).

Prima ci sarebbe da risolvere il problema dello sfruttamento di questi core, cosa che attualmente lega al palo tutti i s.o. AmigaOS successivi al classic.

Avere 8 core e sfruttarne uno soltanto non è che sia uno scenario bello a vedersi...
Non mi è chiaro in cosa potrebbe vincere.

Secondo quelli di CUSA puo ri-vincere la sua antica posizione almeno in termini di vendite. Io ho semplicemente detto che se anche fosse (cosa che non credo assolutamente) non avrebbe vinto un bel niente in quella maniera (appicicando un immagine colorata a Gnome...).

OK. Non posso che concordare.
ommodore sarebbe dovuta passare ai PA-RISC di HP, NON ai PowerPC.

Hai detto bene, "Commodore" e non Amiga.
Si trattava di una parte del progetto hombre che, come confermato da Dave Haynie (nello smentire riga per riga le baggianate dette da alcuni membri del gruppo) per ciò che riguarda "Amiga" hombre non era un bel niente, (se non forse una scheda grafica a un certo punto ipotizata)

http://www.amigahistory.co.uk/haynie3drisc.html

Mi pare chiaro il suo pensiero: "HP-PA offers the same feature that makes porting from 680x0 to SPARC or PowerPC easier -- big endian word ordering. That's it. We had some concern and the early stages of a future plan for use of the Hombre chipset in high-end Amigas (based on my "Acutiator" system architecture), but that would initially be as a graphics card, not a host CPU. The first target for Hombre would be a next-generation CD32 replacement with no software compatibility."

I progetti iniziali erano di una console avanzata, ma poi si sarebbe passati a sistemi "avanzati".

In altri parti fa notare anche i vantaggi dei PA-RISC rispetto ad altre soluzioni, come avevo già scritto tempo addietro.

La direzione sarebbe stata quella.
DPaint gira grazie a un emulatore, cioè la stessa cosa che fornirebbe Commodore USA con le sue "nuove" (sic.) macchine.

Se per emulatore ti riferisci a Petunia, beh ricordiamoci che il medesimo si incarica solo di tradurre le istruzioni 68K in istruzioni power-PC, Dpaint poi viene trattato da OS4 come qualsiasi altro programma PPC, agisce nello stesso environment e puo persino permettersi di comunicare con altre applicazioni via Arrex (Cusa non ha niente di tutto questo solo UAE).
Se invece ti riferisci al fatto che AmigaOS abbisogni di UAE, beh non è così, Dpaint4 funziona sotto OS4.1update2 (funziona anche il III) senza uae.

DPaint è una di quelle applicazioni che accede direttamente all'hardware (per programmare il Blitter, se non ricordo male), per cui sistemi come Petunia e Trance generalmente non funzionano.

Quindi si ricorre a un emulatore "tradizionale", come potrebbe essere UAE appunto, per farli funzionare all'interno del nuovo s.o..
La mia bottom line è semplice: se rimanere Amiga significa mercato di nicchia etc. etc. etc., è sempre meglio dell'unica altra alternativa all'orizonte.
Parlo di alternative concrete, dato che le teorie di come portare Aos4 o Mos su X86 rimangono solo quello, teorie.
La gente che lavora a questi OS è ultra-super-esperta. Probailmente a un livello di gran lunga superiore a chi spesso propone facili scappatoie.
Se dicono che non è fattibile senza compromessi (e mostruose hardships), è così, c'è poco da piangere.
Si vede che i programmatori di AROS sono più bravi allora, visto che riescono a gestire più architetture (fra cui anche PowerPC) col loro s.o..


Un conto è un OS binary compatible, un conto è una riscrittura incompatibile. Forse la differenza sta li...

AROS è binary compatible esclusivamente coi 68K. Per il resto la compatibilità con le diverse architetture viene mantenuta soltanto grazie ai sorgenti.

E non potrebbe essere altrimenti, visto che gira su x86-64, che pone parecchi grattacapi a un s.o. AmigaOS-like.
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Re: PowerPC: un’architettura al crepuscolo per i “nuovi” Ami

Messaggioda amig4be » lun feb 07, 2011 10:06 pm

AmigOne A2000 octacore?

Ho perso il filo del topic scusate, a che punto è stata introdotta la fantascienza?
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Messaggioda Lecta » lun feb 07, 2011 10:33 pm

cdmauro ha scritto:DPaint è una di quelle applicazioni che accede direttamente all'hardware (per programmare il Blitter, se non ricordo male), per cui sistemi come Petunia e Trance generalmente non funzionano.

Quindi si ricorre a un emulatore "tradizionale", come potrebbe essere UAE appunto, per farli funzionare all'interno del nuovo s.o..


Non ho provato su MOS, ma su OS4 con Petunia Deluxe Paint IV funziona alla grande.
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