La scimmia del retrocomputing

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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » sab ott 31, 2015 1:54 pm

Amiga Supremo ha scritto:Tutto ciò che finisce alla piattaforma ecologica, diventa proprietà dell'azienda che si occupa della stessa e dello smaltimento/riciclaggio del materiale preso in carico.


Difatti anche se è una pratica comune, non è proprio legale, anche se in teoria essendo di proprietà dell'azienda, se l'azienda acconsente a cedere a titolo gratuito ciò che è presente non ci sarebbero problemi. Il fatto è che se ne vanno al macero cose che a solo vederle ti si stringe lo stomaco! Forse sarò condizionato dal senso di colpa di aver buttato il mio A4000 circa 10 anni fa... In un'altro paese, parlando col custode mi ha spiegato che con l'autorizzazione (del comune o della regione... non ricordo) presto allestiranno una sorta di magazzino al coperto in modo da metterci le apparecchiature elettroniche che chi vuole può prendersi liberamente, mi sembra un'ottima cosa! :ammicca:

Resta il fatto che stranamente solo i residenti del comune possono accedere all'isola ecologica (anche se poi nessuno ti chiede i documenti se non scarichi il mondo)
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » sab ott 31, 2015 2:23 pm

La cosa non è strana, serve per disincentivare chi è itinerante in ciò.
Per il discorso invece, che si possa allestire uno spazio coperto dove ognuno può prendere ciò che vuole, la vedo dura, senza scarichi "contabili".
Inoltre la norma che impedisce ora di farlo, è nata proprio perchè qualcuno faceva mercato di ciò che recuperava (ovviamente in nero..).
C'era chi per esempio, oltre a vendere nei mercatini dell'usato locali, riempiva interi container e li spediva fuori dai confini nazionali, per alimentare il mercato in PAESI IN VIA DI SVILUPPO... :no:
Senza contare poi chi una volta procurato l'oggetto del caso, lo smontava per recuperare le parti che gli servivano, gettando poi via tutto il resto un po' dove capitava, con grave impatto ambiantale. :uffa:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » sab ott 31, 2015 2:36 pm

Amiga Supremo ha scritto:La cosa non è strana, serve per disincentivare chi è itinerante in ciò.
Per il discorso invece, che si possa allestire uno spazio coperto dove ognuno può prendere ciò che vuole, la vedo dura, senza scarichi "contabili".
Inoltre la norma che impedisce ora di farlo, è nata proprio perchè qualcuno faceva mercato di ciò che recuperava (ovviamente in nero..).
C'era chi per esempio, oltre a vendere nei mercatini dell'usato locali, riempiva interi container e li spediva fuori dai confini nazionali, per alimentare il mercato in PAESI IN VIA DI SVILUPPO... :no:
Senza contare poi chi una volta procurato l'oggetto del caso, lo smontava per recuperare le parti che gli servivano, gettando poi via tutto il resto un po' dove capitava, con grave impatto ambiantale. :uffa:


Che hanno intenzione di fare questo "magazzino" ne sono sicuro, a parte cio che mi ha detto il custode avevo letto anche qualcosa sul giornale online. Probabilmente terranno una sorta di inventario che "scaricheranno" di volta in volta che qualcuno prende qualcosa. E' una buona idea, il modo migliore di riciclare, poi per i rifiuti in giro per fortuna non è un problema della mia zona (almeno trovassi qualche bel pc in giro :ahah: ) ci vuole tanto poco portarlo all'isola ecologica...

Io ad esempio ha ritirato qualche rottame da amici o in altre discariche, ho recuperato quello che mi serviva, il resto (come case rotti) l'ho portato all'isola ecologica. Ma forse questo in una grande citta diventa piu problematico. :riflette:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » sab ott 31, 2015 9:26 pm

E' più un problema di normative, che di altro.
Per esempio, anche il ritiro deve essere fatto in ottemperanza alle norme anti infortunistiche.
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » mer nov 04, 2015 9:36 pm

Amiga Supremo ha scritto:E' più un problema di normative, che di altro.
Per esempio, anche il ritiro deve essere fatto in ottemperanza alle norme anti infortunistiche.


Parlando sempre di rifiuti informatici:
Chiedo a te perché mi sembri una persona molto ferrata in materia, esiste una via legale per riciclare tutto cio che viene portato in discarica? Mi spiego meglio... mettiamo che mi presento in giorni prestabiliti in discarica con un furgone, carico ciò che reputo riutilizzabile e me ne vado, torno dopo qualche giorno e riscarico ciò che invece va di sicuro scartato. Esiste la possibilità di fare un accordo simile con la ditta detentrice dei rifiuti? Anche aprendo una partita iva...
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » mer nov 04, 2015 10:15 pm

Come azienda costituita e in regola non avresti problemi, se non di costo, perchè a quel punto non vedo perchè dovresti passare da una discarica altrui, pagare il materiale da portare via (e il trasporto) e poi di nuovo il reso e il trasporto verso la discarica di origine, quando in teoria potresti fare tutto ciò da solo, presso la TUA sede/discarica (approvvigionamento della "materia prima", compreso).
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » mer nov 04, 2015 10:23 pm

Amiga Supremo ha scritto:Come azienda costituita e in regola non avresti problemi, se non di costo, perchè a quel punto non vedo perchè dovresti passare da una discarica altrui, pagare il materiale da portare via (e il trasporto) e poi di nuovo il reso e il trasporto verso la discarica di origine, quando in teoria potresti fare tutto ciò da solo, presso la TUA sede/discarica (approvvigionamento della "materia prima", compreso).


Come azienda cosa intendi? Smaltimento rifiuti? O ci sono altre tipologie che possono fare una cosa del genere?

Passare da una discarica altrui è indispensabile in quanto la gente è pigra e disinformata. Quando deve buttare qualcosa va nella prima discarica che gli viene in mente ed è quella comunale. Anche aprendo una discarica alternativa sono sicuro che non ci verrebbe nessuno...

P.s. la gente butta di quelle cose che un amante dell'informatica non dovrebbe mai vedere :no:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » gio nov 05, 2015 9:19 pm

Una azienda che si occupa di recupero e smaltimento rifiuti, può benissimo avere clienti e fornitori propri, per cui passare per attività esterne dello stesso tipo, non sarebbe un grandissimo affare.
Per altro potrebbe occuparsi anche dell'assistenza nell'espletamento delle pratiche amministrative, cosa che aumenterebbe gli introiti.
Aziende di questo tipo possono operare su autorizzazione del comune, o meglio ancora della provincia o della regione.
Ovviamente previe autorizzazioni al trasporto di rifiuti rilasciate dall'ALBO GESTORI AMBIENTALI et similia.
Naturalmente a questo proposito, i mezzi impiegati dovranno altresì essere autorizzati al trasporto, sia in conto proprio, che in conto terzi, se si intende essere operativi a tutto tondo.
Un sistema integrato di certificazione qualità e ambiente periodicamente verificato, sarà certamente un valore aggiunto, così come pure il potersi fregiare per esempio delle conformità ai REGOLAMENTI UE 333/11 e 715/13 per l'ottenimento di END OF WASTE, cioè di materie prime secondarie susseguenti alla lavorazione dei rifiuti metallici costituiti di ferro, acciaio, alluminio, rame e sue leghe (come ottone, bronzo, eccetera...).

L'attività di recupero dei rifiuti destinati al riutilizzo, nonché nel settore del trasporto dei rifiuti speciali, non tossici o nocivi, diventerà sempre più importante nei prossimi anni.

Oltre ai costi per le certificazioni e la loro sorveglianza, per portare avanti una azienda di questo tipo, bisognerà per altro anche tenere in considerazione gli indispensabili continui e costanti aggiornamenti in materia di igiene, tutela dell'ambiente, sicurezza sul lavoro e disciplina dei trasporti.

Tra le proposte accessorie di primo piano, oltre ad un puntuale servizio di ritiro rifiuti, scarti di lavorazione ed effettuazione di demolizioni e pulizie industriali, si potrà benissimo contare anche su servizi che potranno essere erogati a mezzo noleggio di appositi containers di ogni dimensione, su richiesta degli interessati.

Come vedi,
c'è da "sbizzarrirsi", anche se l'improvvisazione in questi casi non paga di sicuro. :ammicca:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » ven nov 06, 2015 6:28 pm

@Supremo

Che calvario... vabbè era solo curiosita :ride:

Torniamo al retrocomputing

Ho recuperato anche 486dx33 e Pentium 133 (AT), e poi per il Quadra ho recuperato anche questa "innocua" scheda video :wow:

Immagine

Pensare che è del 1990! 13 chip per l'accelerazione Quickdraw e 1152x870 a 24bit....

Intanto però lo devo ancora resuscitare... attendo ancora i condensatori dalle poste :uffa:

Edit: ho recuperato anche un server as/400 9406-170 ma metterlo "in pista" è un lavoro di concetto e devo avere la giusta ispirazione :scherza:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » sab nov 07, 2015 1:47 pm

Vedo che il tuo parco retrocomputer aumenta.
Riguardo ai 486 e PENTIUM, personalmente, a parte i PC originariamente acquistati da me nel corso degli anni, trovo interessanti per la prima categoria, le macchine VESA LOCAL BUS (quindi pre avvento PCI) con OverDrive e coprocessori vari. :felice:
I PENTIUM, invece, non hanno molto fascino (imho), se non sono legati ad una vissuta storia propria; un sistema P133 completo di tutto e con almeno 128 MB RAM (con vari processori upgrade, oltre all'originale, come per esempio P200 / P233 e intermedi), è una macchina che però non dovrebbe mancare. :ammicca:
Gli AS/400, sono piuttosto ingombranti e tenere attivo un sistema con almeno un terminale stupido non è semplice.
A proposito di smaltimento, questa settimana in azienda hanno letteralmente gettato tra i rottami un bellissimo e pulitissimo AS/400 nella sua livrea nera con rotelle e un bianco server CompaQ Proliant da rack...
Ho notato casualmente la cosa, perchè trovandomi a passare di lì, la mia attenzione è stata catturata da un modulo SDRAM ECC Certificato CompaQ, similissimo a quelli che monta il mio AmigaONE XE G4...
Mettendo la testa all'interno del container ho scoperto l'arcano e così li ho recuperati tutti.
La cosa "imbarazzante" è che questi moduli sono PC100 da 128 e 256 MB RAM, mentre quelli del mio AmigaONE sono dei PC 133 da 1GB cadauno... :ahah:
Ad ogni modo, riguardo alla sfera PC, io personalmente sono più interessato a macchine decisamente meno recenti, oppure ai portatili.
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » sab nov 07, 2015 2:09 pm

Amiga Supremo ha scritto:Vedo che il tuo parco retrocomputer aumenta.
Riguardo ai 486 e PENTIUM, personalmente, a parte i PC originariamente acquistati da me nel corso degli anni, trovo interessanti per la prima categoria, le macchine VESA LOCAL BUS (quindi pre avvento PCI) con OverDrive e coprocessori vari. :felice:
I PENTIUM, invece, non hanno molto fascino (imho), se non sono legati ad una vissuta storia propria; un sistema P133 completo di tutto e con almeno 128 MB RAM (con vari processori upgrade, oltre all'originale, come per esempio P200 / P233 e intermedi), è una macchina che però non dovrebbe mancare. :ammicca:
Gli AS/400, sono piuttosto ingombranti e tenere attivo un sistema con almeno un terminale stupido non è semplice.
A proposito di smaltimento, questa settimana in azienda hanno letteralmente gettato tra i rottami un bellissimo e pulitissimo AS/400 nella sua livrea nera con rotelle e un bianco server CompaQ Proliant da rack...
Ho notato casualmente la cosa, perchè trovandomi a passare di lì, la mia attenzione è stata catturata da un modulo SDRAM ECC Certificato CompaQ, similissimo a quelli che monta il mio AmigaONE XE G4...
Mettendo la testa all'interno del container ho scoperto l'arcano e così li ho recuperati tutti.
La cosa "imbarazzante" è che questi moduli sono PC100 da 128 e 256 MB RAM, mentre quelli del mio AmigaONE sono dei PC 133 da 1GB cadauno... :ahah:
Ad ogni modo, riguardo alla sfera PC, io personalmente sono più interessato a macchine decisamente meno recenti, oppure ai portatili.


Il 486 è rigorosamente vesa local bus! Sono i primi computer che ho imparato ad assemblare e ha anche un valore "affettivo". E ho avuto la fortuna di trovare una motherboard nuova di pacca ancora incelofanata... poi ho cercato le varie schede (ide, floppy, io, vga ecc..). Il Pentium l'ho preso piu che altro perche mi piaceva il case (tower con display dei mhz e turbo) e poi e ben corazzato! Controller e hd Scsi2, soundblaster awe32 ecc... inoltre mi servivano tastiera AT e mouse seriale e costa meno prenderli insieme ad un Pc che non a pezzi separati (inoltre non sono facili da trovare). Comunque non pensavo ma all'estero i pc at stanno guadagnando un valore non indifferente, forse a causa della loro rarità (la maggior parte son finiti nel cassonetto).

Il As400 è effettivamente un bel calvario, in assenza di una console twinax (dal costo improponibile) bisogna arrangiarsi col collegamento seriale tramite un pc, ma a dir la verita non è che son molto pratico... ci penserò piu avanti! Mi ha fatto gola piu che altro (ha parte il valore in caso di vendita) perchè era completo dei 4 hdd uwscsi e cd-rom scsi e relativo controller (con cpu ppc :ride: ) e poi tutti gli slot dimm sono pieni anche se non conosco il taglio. La CPU dovrebbe essere il papà del G3, ovvero la RS64.

Ora mi manca solo una A4000, ma ci sto lavorando... anche se la A3000 è piu bella (migliore qualita costruttiva e capacita per l'epoca) il 4000 ha un valore affettivo non indifferente :ammicca:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » lun nov 09, 2015 7:40 pm

Tornando al Quadra: ho cambiato i condensatori, ma senza risultato... lo schermo rimane pieno di artefatti esattamente come prima, a questo punto ho quasi la certezza che sia la vram in quanto provando con la scheda nubus postata poco sopra il video è perfetto! Adesso la domanda è: ci sono 4 chip di vram, come faccio a sapere quale dei 4 è andato? Gia sarà un'impresa dissaldarne 1, figuriamoci andare a tentativi e magari dissaldare tutti e 4! I chip buoni li posso prendere dalle simm di vram (i chip sono identici). Per fare una prova non è possibile dissaldare solo il pin che porta i 5v? Cosi il chip non dovrebbe disabilitarsi in modo da poter andare per esclusione?

Per l'accensione e lo spegnimento è rimasto lo strano comportamento di prima, ma posso ancora sperare che caricando il System si sistemi il "power management" e torni a posto... in pratica potrebbe essere un problema piu software che hardware.
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda Amiga Supremo » lun nov 09, 2015 9:27 pm

C'è chi senza strumentazione, salda dei componenti buoni direttamente sopra a quelli incerti...
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » lun nov 09, 2015 10:08 pm

Amiga Supremo ha scritto:C'è chi senza strumentazione, salda dei componenti buoni direttamente sopra a quelli incerti...


:mah: :wow:
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Re: La scimmia del retrocomputing

Messaggioda marmotta » mar nov 10, 2015 3:41 pm

Ho fatto il boot con il floppy del system 7.1 ma ho constatato che non mi monta l'hdd nel desktop, ho fatto partire la formattazione ma fallisce nella verifica :triste: ho pensato: "l'hard disk sara' andato", provo a metterlo sul powermac e funziona perfettamente! Lo formatto, ci metto dentro alcune cose, lo stacco, lo rimetto nel Quadra e continua a non montarlo nel desktop... Apple Hd Sc Setup dice che è da formattare, provo a fare il test ma dice che non riesce a scrivere sul disco... ma pure il controller scsi è andato??? Che diavolo c'ha sta motherboard! Anche mettendo l'hard disk in un case esterno non cambia nulla.

Non so piu da che parte girarmi... Ricapitolando: powerswitch che il piu delle volte non va e per avviare la macchina devo inserire l'alimentatore col cavo di alimentazione collegato, premendo il powerswitch a macchina accesa si riavvia invece di spegnersi, grafica corrotta con il video onboard, scsi che sembra malfunzionante, a volte con le simm della ram inserite la macchina non si avvia lasciando lo schermo nero (senza simm non succede mai).

Interventi fatti: cambiati gran parte dei condensatori al tantalio (quelli relativi all'alimentazione) e cambiati anche tittu i condensatori all'interno dell'alimentatore. Non è cambiato nulla :no:

@Supremo: tu saresti in grado di sistemarla?
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