Curvatura: ricerche in corso alla NASA

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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda tlosm » mer lug 24, 2013 8:22 pm

Mi piace che prendi d'esempio la teoria della relatività...

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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda schiumacal » mer lug 24, 2013 9:06 pm

Ammetto che la teoria delle stringhe mi ha affascinato per diverso tempo, ma poi sono arrivato anch'io alla conclusione che aveva falle di diverso tipo... cose del tipo 11 dimensioni nascoste nell'immaginario di qualche mente da fisico. Cmq. qualche cosa di veritiero anche la teoria delle stringhe aveva.

Quello che piu' potrebbe avvicinarsi al vero e' il fatto delle stringhe di energia stessa, che servirebbero a costituire le basi della materia stessa e che come corde di violino, (molto spesso le si paragona a questo), in base alla vibrazione di una stringa si forma una particella piuttosto che un'altra. (Sto' sintetizzando moltissimo il discorso perche' descrivere come le stringhe, teoricamente funzionerebbero, sarebbe troppo lungo. Cerco solo di dare un'idea della teoria).

Tant'e' che ancora oggi una branca di fisici teorici porta avanti questa teoria, immaginando una sua veridicita'.

Ps.
Una cosa mi sono sempre chiesto, che non ho capito molto bene. Oddio... con la mente intuisco, pero' vorrei una conferma che non ho mai trovato. Forse anche perche' nessuno e' mai riuscito a capire.
Mi spiego meglio... nel momento in cui una stella di grandi dimensioni esaurisce il suo combustibile e muore trasformandosi, nel suo ultimo stadio, in un buco nero... cosa accade fisicamente alla stella stessa ?
Si sa' che la forte gravita' la fa' implodere, conseguentemente la stella diventa sempre piu' piccola... sempre piu' piccola, implodendo su se stessa all'infinito.
Questo cosa significa ?
Diventa un puntino infinitamente piccolo, quindi fisicamente inesistente perche' l'infinito non esiste realmente in fisica ?
Mi chiedo, ammettendo che potessi osservare con gli occhi questa stella ormai trasformata, cosa vedrei ?
Un puntino oppure niente perche' nello stesso punto dov'era la stella tutto e' sparito fuorche' la sua gravita' che e' rimasta con una potenza smisurata ?
Se la materia costituente la stella e' implosa su se stessa all'infinito scomparendo, dov'e' andata a finire ?
Strano il fatto che se la materia della stella e' sparita, rimane comunque la sua forza gravitazionale.
Quindi devono per forza esserci delle leggi della fisica che ancora non si conoscono e che potrebbero dare una spiegazione razionale a diverse cosette... magari chissa'... anche dare una spiegazione razionale alla dilatazione dello spazio-tempo.
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda tlosm » mer lug 24, 2013 9:13 pm

tlosm ha scritto:Mi piace che prendi d'esempio la teoria della relatività...

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Noooooooooooo ...:( :( :(:( :( :(:( :( :(:( :( :(:( :( :(
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda marmotta » mer lug 24, 2013 9:31 pm

Quando si parla di spazio si capisce subito quanto l'uomo sia ancora indietro e ci si pone la domanda se l'uomo potra mai evolversi tanto da farlo "suo" oppure è una cosa "volutamente" irraggiungibile.

Spesso gli astronomi parlano di eventi che succedono (come stelle inghiottite da buchi neri) a miliardi di anni luce, oppure ci "raccontano" di galassie a decine di miliardi di anni luce :wow:

A parte la distanza inimmaginabile... bisogna considerare che cio che vediamo è appunto quello che è successo decine di miliardi di anni fa! Quello che succede ORA non lo potremo mai vedere con nessuno strumento. Questo è già abbastanza desolante :triste:
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda TheKaneB » mer lug 24, 2013 11:02 pm

schiumacal ha scritto:Ammetto che la teoria delle stringhe mi ha affascinato per diverso tempo, ma poi sono arrivato anch'io alla conclusione che aveva falle di diverso tipo... cose del tipo 11 dimensioni nascoste nell'immaginario di qualche mente da fisico. Cmq. qualche cosa di veritiero anche la teoria delle stringhe aveva.

Quello che piu' potrebbe avvicinarsi al vero e' il fatto delle stringhe di energia stessa, che servirebbero a costituire le basi della materia stessa e che come corde di violino, (molto spesso le si paragona a questo), in base alla vibrazione di una stringa si forma una particella piuttosto che un'altra. (Sto' sintetizzando moltissimo il discorso perche' descrivere come le stringhe, teoricamente funzionerebbero, sarebbe troppo lungo. Cerco solo di dare un'idea della teoria).

Tant'e' che ancora oggi una branca di fisici teorici porta avanti questa teoria, immaginando una sua veridicita'.

Ps.
Una cosa mi sono sempre chiesto, che non ho capito molto bene. Oddio... con la mente intuisco, pero' vorrei una conferma che non ho mai trovato. Forse anche perche' nessuno e' mai riuscito a capire.
Mi spiego meglio... nel momento in cui una stella di grandi dimensioni esaurisce il suo combustibile e muore trasformandosi, nel suo ultimo stadio, in un buco nero... cosa accade fisicamente alla stella stessa ?
Si sa' che la forte gravita' la fa' implodere, conseguentemente la stella diventa sempre piu' piccola... sempre piu' piccola, implodendo su se stessa all'infinito.
Questo cosa significa ?
Diventa un puntino infinitamente piccolo, quindi fisicamente inesistente perche' l'infinito non esiste realmente in fisica ?
Mi chiedo, ammettendo che potessi osservare con gli occhi questa stella ormai trasformata, cosa vedrei ?
Un puntino oppure niente perche' nello stesso punto dov'era la stella tutto e' sparito fuorche' la sua gravita' che e' rimasta con una potenza smisurata ?
Se la materia costituente la stella e' implosa su se stessa all'infinito scomparendo, dov'e' andata a finire ?
Strano il fatto che se la materia della stella e' sparita, rimane comunque la sua forza gravitazionale.
Quindi devono per forza esserci delle leggi della fisica che ancora non si conoscono e che potrebbero dare una spiegazione razionale a diverse cosette... magari chissa'... anche dare una spiegazione razionale alla dilatazione dello spazio-tempo.



Hai le idee parecchio confuse, credo.

La teoria delle stringhe non si può spiegare "a occhio" immaginandosi le stringhe che vibrano. Si tratta di un insieme di equazioni che, usando degli artifici matematici, tentano di replicare le leggi della fisica quantistica con formule diverse.
Il fatto di avere decine di dimensioni (non 11, ma almeno una ventina) deriva da una pura analisi matematica di queste equazioni.

Il Modello Standard è più gettonato perchè usa equazioni più semplici che non solo spiegano altrettanto bene le leggi fisiche, ma hanno anche numerose conferme sperimentali anno dopo anno. Quindi sta pian piano passando da un modello matematico astratto ad un insieme di leggi sperimentalmente verificate. La teoria delle stringhe è più "teorica" appunto, e la scienza tende sempre a preferire la variante più semplice quando esistono due spiegazioni diverse dello stesso fenomeno (rasoio di Occam).

Certo, se un giorno si dovesse scoprire, tramite un esperimento, che il Modello Standard fosse errato, allora sicuramente i fisici rivaluteranno le teorie alternative come questa. E' così che funziona la fisica.

Parlando del buco nero, ho notato parecchio lavoro di fantasia. Basta invece leggere le pubblicazioni divulgative di Hawking per fare un po' di chiarezza sull'argomento.
E' vero che non li abbiamo mai visti, e forse non li vedremo mai, però ne conosciamo molte caratteristiche studiando i loro effetti indiretti sulla materia che vi orbita attorno. Quindi studiando in che modo le altre stelle, pulviscolo, gas, ecc... "cadono" dentro il buco nero, osservandone e misurandone le traiettorie e lo spettro, si riescono a ricavare moltissimi dati che ci dicono, in formule, di cosa sono fatti e come "funzionano" i buchi neri.

Quando una stella implode (se implode) si forma una stellina minuscola che, per un effetto combinato del principio di esclusione di Pauli e della forza elettrodebole, trasforma tutta la sua massa in neutroni fittamente impacchettati.
Tale stella, detta appunto "di neutroni", ha un diametro di una decina di chilometri (come una piccola montagna) e una massa pari a circa un terzo della stella originale (perchè gran parte si disperde nell'esplosione e viene proiettata ad alta velocità verso lo spazio).

Se la stella è abbastanza grande, intorno ai 30 km (se non ricordo male), la sua massa e di conseguenza la sua forza di gravità (non esiste alcuna gravità, se non c'è massa) sono tali da avere una velocità di fuga uguale o superiore alla velocità della luce. Diventa quindi invisibile, o buco nero, ed è possibile calcolare il suo "orizzonte degli eventi", che è quella regione ad una precisa distanza dal centro in cui la velocità di fuga equivale a quella della luce.

Quindi la stella rimane dov'è, solo che diventa molto densa. Un cucchiaino di quella stella / buco nero / stella di neutroni, se fosse possibile portarlo qui sulla Terra e metterlo su una bilancia, peserebbe facilmente parecchie centinaia di tonnellate.

Qualcuno aveva proposto la teoria che i buchi neri fossero delle "porte nello spazio tempo", ma questa è una teoria molto vecchia, che non teneva conto delle nuove scoperte sulla radiazione di Hawking e sulle formulazioni quantistiche della massa (Bosone di Higgs, osservato sperimentalmente) e della gravità (Gravitone, previsto ma fin'ora mai osservato). Con le recenti scoperte il mondo degli astrofisici ha cambiato direzione, ed è adesso molto più propenso nel definire i buchi neri come stelle molto particolari che hanno la sola "sfortuna" di avere una massa molto grande concentrata in pochissimi kilometri cubi, ma senza singolarità (la singolarità è un artificio matematico dovuto al fatto che le equazioni attuali sono incomplete).

EDIT: in realtà ci sono altre teorie sui buchi neri, con e senza orizzonte degli eventi e con o senza singolarità. Allo stato attuale non abbiamo evidenze sperimentali per confermare o smentire alcune di queste ipotesi, per cui è possibile sceglierle "a simpatia" finchè non verranno effettuate delle misurazioni migliori o magari (sarebbe una figata!) si riuscirà a riprodurre un micro buco nero in laboratorio, del diametro inferiore al millimetro e con una velocità di evaporazione di pochi millisecondi.
Ultima modifica di TheKaneB il gio lug 25, 2013 12:05 am, modificato 2 volte in totale.
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda TheKaneB » mer lug 24, 2013 11:18 pm

marmotta ha scritto:Quando si parla di spazio si capisce subito quanto l'uomo sia ancora indietro e ci si pone la domanda se l'uomo potra mai evolversi tanto da farlo "suo" oppure è una cosa "volutamente" irraggiungibile.

Spesso gli astronomi parlano di eventi che succedono (come stelle inghiottite da buchi neri) a miliardi di anni luce, oppure ci "raccontano" di galassie a decine di miliardi di anni luce :wow:

A parte la distanza inimmaginabile... bisogna considerare che cio che vediamo è appunto quello che è successo decine di miliardi di anni fa! Quello che succede ORA non lo potremo mai vedere con nessuno strumento. Questo è già abbastanza desolante :triste:


Queste considerazioni, fidati, le sento fare tutti i giorni ai miei amici fisici :)
Il fisico (che sia fisico teorico, delle particelle, astronomo, ecc...) è la persona che, forse, più di tutti percepisce il senso di "inutilità" della razza umana nella scala universale delle cose :D

E' poetico, ma totalmente irrealistico, anche solo ipotizzare che un giorno potremo conoscere tutto ciò che c'è nell'universo. Esiste anche un teorema matematico che afferma che in un sistema "logico", dato un numero limitato di postulati rimangono infiniti teoremi non dimostrabili ( http://it.wikipedia.org/wiki/Teoremi_di ... G%C3%B6del ).
Volendo dare un'interpretazione "filosofica" a questo teorema, potremmo tranquillamente dire che è impossibile comprendere pienamente un sistema se ne fai parte; e noi, in quanto caccole cosmiche dentro un universo gigantesco, siamo "matematicamente" limitati in quello che possiamo conoscere :)
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda TheKaneB » gio lug 25, 2013 12:12 am

Un recente studio (puramente teorico-matematico) che spiegherebbe la formazione di "stelle nere", corpi con un comportamento simile al buco nero ma senza l'inconveniente matematico della singolarità e senza orizzonte degli eventi. http://arxiv.org/pdf/0712.1130v1.pdf
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda schiumacal » gio lug 25, 2013 1:22 am

I buchi neri e le stelle di neutroni sono due cose completamente differenti. Quando ti riferisci ad una stella con un diametro di circa 30km parli sicuramente di stella di neutroni, ma non di buco nero.
Se una stella implode su se stessa (riferendomi ad un buco nero, con implosione intendo dire semplicemente che si contrae all'infinito raggiungendo appunto la singolarita'), mi chiedo dove vada realmente a finire tutta la sua materia visto che teoricamente non esisterebbe piu'. Anche se la forza gravitazionale della stessa rimane creando appunto un buco nero.

E' naturale che qualcosa nello studio dei buchi neri non quadra. Forse la stella non raggiunge una sua singolarita', oppure esiste qualche altra legge della fisica a noi ancora sconosciuta che spiega tutto.

Mentre per quanto riguarda la teoria delle stringhe, e' naturale che sia solo una teoria basata su un insieme di equazioni, non dirmi che pensavi veramente che le stringhe potessero vedersi ? :ride:
Comunemente vengono rappresentate come delle stringhe di energia vibranti. Ogni stringa di energia produce una sua particolare vibrazione. La combinazione di diversi tipi di stringhe vibranti permette il formarsi di particelle. In parole povere: noi siamo formati da atomi, gli atomi sono formati da particelle piu' piccole: elettroni - neutroni - protoni, queste particelle sono formate da quark (potrei anche dirti con quali combinazioni, ma immagino tu le sappia gia'), ed i quark sono formati da stringhe di energia vibranti. Almeno questa secondo la teoria.

Le dimensioni nella teoria delle stringhe non sono solo una ventina come tu affermi. Ti assicuro che sono varie secondo quale equazioni vengono applicate alla teoria stessa. Ne esistono quattro varianti tra le piu' famose e gettonate teorie delle stringhe, tra cui la piu' semplice ed efficace e' proprio il modello standard.

In riferimento alla piccolezza dell'uomo rispetto a tutto l'universo, non sono molto daccordo. Se vogliamo discutere della sua grandezza fisica... beh!!! Non parliamone proprio. Esistono corpi celesti e materia a noi ancora sconosciuta che paragonata alla grandezza dell'uomo sono inimmaginabili. Davvero..., risulta perfino difficile riuscire ad immaginare la grandezza di tutto l'universo conosciuto rispetto alle caccole umane che siamo noi (+ 0 - hai definito l'uomo cosi).

Se pero' si cambia il termine di paragone e discutiamo della grandezza dell'uomo per quello che e' realmente la sua intelligenza... allora posso affermare con assoluta certezza che l'uomo non ha limiti.
l'unico limite e' il suo bagaglio culturale accumulato fino al suo periodo... bagaglio che aumenta di giorno in giorno ogni volta che vengono fatte nuove scoperte.

I tuoi amici fisici, se pensano che l'uomo sia troppo piccolo rispetto all'universo, non hanno ancora ben compreso da cosa siamo circondati.

Tutta la materia e tutta l'energia di cui siamo costituiti, e' uguale in tutto l'universo. Questa e' la vera essenza dell'uomo, la sua vera forza. Teoricamente tutto puo' essere posseduto utilizzando solo la nostra mente.
E se proprio vuoi un esempio reale, basta che osservi Stephen Hawking, uno dei pochi grandi che solo con la sua mente riusciva a conquistare l'universo.
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda schiumacal » gio lug 25, 2013 1:44 am

A proposito, ne sparo una che per quanto ai piu' possa sembrare fantasia pura, contiene un fondo di verita'.

faccio una premessa:
Fin da bambino mi sono sempre chiesto per quale motivo la velocita' della luce non poteva essere raggiunta... figuriamoci superata.
Certo, non conoscevo ancora tutte le leggi della fisica che potevano spiegarmi il motivo.
E allora fantasticavo.
Arrivai ad un punto in cui secondo alcune regole molto semplici della natura, la velocita' della luce poteva essere raggiunta e addirittura superata di molto. In questo mi aiuto' successivamente una celebre frase di Albert Einstein dove diceva che: "Tutto e' relativo".

Certamente... infatti e' proprio cosi... tutto e' relativo in base a cio' che siamo e in base a cio' che facciamo, anche in base al luogo dove siamo.

Quindi... direte voi...

Ecco un metodo semplice semplice che permetterebbe di superare la velocita' della luce:
se due persone, Marco e Fabio, si muovono su due mezzi che teoricamente siano in grado di raggiungere anche solo la meta' della velocita' della luce, quindi circa 150.000 Km/s, e si muovono su due linee rette parallele abbastanza vicine da permettere loro di potersi vedere.
Solo che Marco si muoverebbe sulla prima retta parallela da dx verso sx, mentre Fabio si muoverebbe sulla seconda retta parallela da sx verso dx, quindi nei due sensi opposti.
Arrivati al loro punto d'incontro la velocita' di Marco relativamente a quella di Fabio sarebbe proprio 300.000 Km/s.
Teoricamente la velocita' della luce sarebbe gia' superata.
Certo e' un articio, pero'... questa cosa mi ha sempre dato da pensare.

Ps. immaginiamo se la loro velocita' fosse di 200.000 Km/s, cosa accadrebbe ? :wow:
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda clros » gio lug 25, 2013 8:39 am

schiumacal ha scritto:Se una stella implode su se stessa (riferendomi ad un buco nero, con implosione intendo dire semplicemente che si contrae all'infinito raggiungendo appunto la singolarita'), mi chiedo dove vada realmente a finire tutta la sua materia visto che teoricamente non esisterebbe piu'. Anche se la forza gravitazionale della stessa rimane creando appunto un buco nero.


Ma nessuno ha mai detto che la "materia non esiste più", almeno io non l'ho mai interpretata così.
La materia è tutta lì, solo che viene compressa tantissimo (ma non "all'infinito"!) per cui ti ritrovi una regione di spazio occupata da tanta materia estremamente compressa (estremamente "densa"!).
Per le sue caratteristiche questa regione di spazio (Il buco nero) attirerebbe a se ancora altra materia (e quindi il buco nero diventa sempre più grande).


Se pero' si cambia il termine di paragone e discutiamo della grandezza dell'uomo per quello che e' realmente la sua intelligenza... allora posso affermare con assoluta certezza che l'uomo non ha limiti.


Qui non sono d'accordo io.
Per farti una sintesi del mio pensiero in merito potrei citare una frase da StarTrek ("E' arrogante pensare che l'unica creatura intelligente sulla terra sia l'uomo").
Ma ci sarebbe tantissimo da discutere su questo! :)

E se proprio vuoi un esempio reale, basta che osservi Stephen Hawking, uno dei pochi grandi che solo con la sua mente riusciva a conquistare l'universo.


Bhe, è sicuramente un grande uomo e scienziato. Ma chi ci dice che abbia realmente "conquistato" l'universo?
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda cdimauro » gio lug 25, 2013 10:05 am

tlosm ha scritto:
tlosm ha scritto:Mi piace che prendi d'esempio la teoria della relatività...

ATTACCHI PERSONALI: NON VA BENE COSI, L'UTENTE E' RICHIAMATO


Noooooooooooo ...:( :( :(:( :( :(:( :( :(:( :( :(:( :( :(
caspita era filosofia comparata alla tuttologia ... poi non attaccavo nessuno direttamente, poi se qualcuno si è sentito offeso dal mio messaggio allora vuol dire che ho fatto centro con il mio sofare.

Tranquillo: Samo è arrivato prima che potessi leggere la tua carrellata di (probabili) insulti pseudo-celati, e me l'ha risparmiata. :ride:
Il fatto che tu stesso ammetta di non attaccare nessuno DIRETTAMENTE dimostra palesemente il tuo chiaro intento offensivo, sebbene "celato" (ma "acchì nisciuno e' fess").
E lo stesso vale per il tuo "sofare", che è chiaro indice di persona a cui interessa esclusivamente flammare, senza portare alcun contributo alla discussione.
Siccome in questo posto ci sono delle regole da rispettare, e dovresti saperlo da un pezzo, se non sei in grado di discutere civilmente nessuno t'impedisce di andare via e sfogarti in qualche altro posto.
marmotta ha scritto:Quando si parla di spazio si capisce subito quanto l'uomo sia ancora indietro e ci si pone la domanda se l'uomo potra mai evolversi tanto da farlo "suo" oppure è una cosa "volutamente" irraggiungibile.

Spesso gli astronomi parlano di eventi che succedono (come stelle inghiottite da buchi neri) a miliardi di anni luce, oppure ci "raccontano" di galassie a decine di miliardi di anni luce :wow:

A parte la distanza inimmaginabile... bisogna considerare che cio che vediamo è appunto quello che è successo decine di miliardi di anni fa! Quello che succede ORA non lo potremo mai vedere con nessuno strumento. Questo è già abbastanza desolante :triste:

Ma che possiamo farci? Nulla. Ma anche limitandoci a quello che possiamo vedere... rimane un bel vedere. :felice:

@Antonio: interessante il paper sulle stelle nere, ma è troppo lungo da leggere, e al momento non ho tempo.

Per il resto concordo con Antonio e Claudio, ma rispondo soltanto ad alcune cose.
schiumacal ha scritto:Mentre per quanto riguarda la teoria delle stringhe, e' naturale che sia solo una teoria basata su un insieme di equazioni, non dirmi che pensavi veramente che le stringhe potessero vedersi ? :ride:
Comunemente vengono rappresentate come delle stringhe di energia vibranti. Ogni stringa di energia produce una sua particolare vibrazione. La combinazione di diversi tipi di stringhe vibranti permette il formarsi di particelle. In parole povere: noi siamo formati da atomi, gli atomi sono formati da particelle piu' piccole: elettroni - neutroni - protoni, queste particelle sono formate da quark (potrei anche dirti con quali combinazioni, ma immagino tu le sappia gia'), ed i quark sono formati da stringhe di energia vibranti. Almeno questa secondo la teoria.

Le dimensioni nella teoria delle stringhe non sono solo una ventina come tu affermi. Ti assicuro che sono varie secondo quale equazioni vengono applicate alla teoria stessa. Ne esistono quattro varianti tra le piu' famose e gettonate teorie delle stringhe, tra cui la piu' semplice ed efficace e' proprio il modello standard.

Il problema della "teoria" delle stringhe, come già detto, è che non è nemmeno una teoria. E' un'accozzaglia di equazioni che non ha mai assunto la forma di una teoria completa.

Certamente il modello standard non riesce a spiegare alcune cose. Non sappiamo effettivamente cosa succede dentro un buco nero, ma certamente la materia non sparisce! Come ha detto Claudio, è condensata in un volume piccolissimo. Se fosse sparita non ci sarebbero più i suoi (mostruosi) effetti gravitazionali.
Se pero' si cambia il termine di paragone e discutiamo della grandezza dell'uomo per quello che e' realmente la sua intelligenza... allora posso affermare con assoluta certezza che l'uomo non ha limiti.
l'unico limite e' il suo bagaglio culturale accumulato fino al suo periodo... bagaglio che aumenta di giorno in giorno ogni volta che vengono fatte nuove scoperte.

I tuoi amici fisici, se pensano che l'uomo sia troppo piccolo rispetto all'universo, non hanno ancora ben compreso da cosa siamo circondati.

Tutta la materia e tutta l'energia di cui siamo costituiti, e' uguale in tutto l'universo. Questa e' la vera essenza dell'uomo, la sua vera forza. Teoricamente tutto puo' essere posseduto utilizzando solo la nostra mente.
E se proprio vuoi un esempio reale, basta che osservi Stephen Hawking, uno dei pochi grandi che solo con la sua mente riusciva a conquistare l'universo.

Visto che l'uomo è limitato dal suo cervello, purtroppo rimane... limitato. Molto limitato.

E l'esempio a dimostrazione di ciò è proprio Stephen Hawking. In qualche suo libro ho letto com'è che sia approdato alla fisica. Dati i suoi gravissimi problemi di salute, scelse la fisica al posto di altre materie perché poteva essere agevolmente contenuta e manipolata nella sua mente. Non ricordo le parole precise, ma più o meno è questo il significato. E il significato mi sembra chiaro: anche lui aveva dei limiti, e ha pensato di sfruttarli al massimo.
schiumacal ha scritto:A proposito, ne sparo una che per quanto ai piu' possa sembrare fantasia pura, contiene un fondo di verita'.

faccio una premessa:
Fin da bambino mi sono sempre chiesto per quale motivo la velocita' della luce non poteva essere raggiunta... figuriamoci superata.
Certo, non conoscevo ancora tutte le leggi della fisica che potevano spiegarmi il motivo.
E allora fantasticavo.
Arrivai ad un punto in cui secondo alcune regole molto semplici della natura, la velocita' della luce poteva essere raggiunta e addirittura superata di molto. In questo mi aiuto' successivamente una celebre frase di Albert Einstein dove diceva che: "Tutto e' relativo".

Certamente... infatti e' proprio cosi... tutto e' relativo in base a cio' che siamo e in base a cio' che facciamo, anche in base al luogo dove siamo.

Quindi... direte voi...

Ecco un metodo semplice semplice che permetterebbe di superare la velocita' della luce:
se due persone, Marco e Fabio, si muovono su due mezzi che teoricamente siano in grado di raggiungere anche solo la meta' della velocita' della luce, quindi circa 150.000 Km/s, e si muovono su due linee rette parallele abbastanza vicine da permettere loro di potersi vedere.
Solo che Marco si muoverebbe sulla prima retta parallela da dx verso sx, mentre Fabio si muoverebbe sulla seconda retta parallela da sx verso dx, quindi nei due sensi opposti.
Arrivati al loro punto d'incontro la velocita' di Marco relativamente a quella di Fabio sarebbe proprio 300.000 Km/s.
Teoricamente la velocita' della luce sarebbe gia' superata.
Certo e' un articio, pero'... questa cosa mi ha sempre dato da pensare.

Ps. immaginiamo se la loro velocita' fosse di 200.000 Km/s, cosa accadrebbe ? :wow:

Ho pensato anch'io a un caso del genere, ma l'esempio è viziato da un problema di fondo: tu stai ponendo l'osservatore, qualunque esso sia, in movimento rispetto all'oggetto che osserva...
Non sono più su questo forum. Mi trovate su Non Solo Amiga, AROS-Exec o AmigaWorld.
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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda schiumacal » gio lug 25, 2013 10:50 am

Le tesi che tentano di spiegare un buco nero sono diverse, alcune molto creative, altre piu' concrete.
Cmq. quella di maggior successo ci dice proprio che una stella abbastanza grande nel momento in cui termina il suo combustibile e si trasforma in un buco nero, si contrae all'infinito, (questa teoria viene sempre calcolata con equazioni).

Questo e' una porzione di articolo presa da Wikipedia dove si evince la contrazione all'infinito della massa stellare:
Singolarità [modifica]
Al centro di un buco nero come descritto dalla relatività generale si trova una singolarità gravitazionale, una regione in cui la curvatura dello spazio diventa infinita.[36] Per un buco nero non rotante, questa regione prende la forma di un unico punto, mentre per un buco nero rotante viene spalmato per formare una singolarità ad anello giacente nel piano di rotazione.[37] In entrambi i casi, la regione singolare ha volume pari a zero. Si può dimostrare che la regione di singolare contiene tutta la massa del buco nero.[38] La regione singolare può quindi essere pensata come avente densità infinita. Gli osservatori che cadono in un buco nero di Schwarzschild (cioè, non rotante e non carico) non possono evitare di essere trasportati nella singolarità, una volta che attraversano l'orizzonte degli eventi. Si può prolungare l'esperienza accelerando verso l'esterno per rallentare la loro discesa, ma solo fino a un certo punto; dopo aver raggiunto una certa velocità ideale, è meglio la caduta libera per proseguire.[39] Quando raggiungono la singolarità, sono schiacciati a densità infinita e la loro massa viene aggiunta alla massa totale del buco nero. Prima che ciò accada, essi sono comunque stati fatti a pezzi dalle crescenti forze di marea in un processo a volte indicato come spaghettificazione o "effetto pasta".[40] Nel caso di un buco nero rotante (Kerr) o carico (Reissner-Nordström), è possibile evitare la singolarità. Estendendo queste soluzioni per quanto possibile, si rivela la possibilità ipotetica di uscire dal buco nero verso un dimensione spazio-temporale differente, con il buco che funge da tunnel spaziale.[41] La possibilità di viaggiare verso un altro universo è però solo teorica, poiché una qualsiasi perturbazione può distruggere questa possibilità.[42] Sembra inoltre che sia possibile seguire le curve spaziotemporali chiuse di tipo tempo (tornando al proprio passato) intorno alla singolarità di Kerr, che portano a problemi di causalità, come il paradosso del nonno.[43] Si prevede che nessuno di queste effetti particolari possana verificarsi in un corretto trattamento quantico di buchi neri rotanti e carichi.[44] La comparsa delle singolarità nella relatività generale è comunemente considerata come l'elemento di rottura della teoria stessa.[44] Questa rottura, tuttavia, è prevista; si verifica quando a descrivere queste azioni intervengono gli effetti quantistici, dovuti alla densità estremamente elevata e pertanto alle interazioni tra le particelle. Ad oggi, non è stato possibile combinare effetti quantistici e gravitazionali in una singola teoria, sebbene esistano tentativi di formulare una teoria di gravità quantistica. In generale si prevede che tale teoria non presenti alcuna singolarità.[45][46]


Cosa sia realmente la singolarita', almeno oggi, non lo sappiamo. O per meglio dire... le equazioni lo fanno capire, ma si arriva ad un punto in cui la domanda principale e' "dove finisce tutta la materia della stella ?".
Il punto cruciale e' proprio questo... le equazioni risultano incomplete proprio perche' come risultato finale danno INFINITO, e in matematica l'infinito non e' logico. Ad oggi qui ci fermiamo.
Si entra nella branca della fisica quantistica, solo che la fisica quantistica e la teoria della relativita' classica, cozzano un pochino tra di loro, quindi rimaniamo ancora senza un risultato certo.

Per quanto riguarda l'intelligenza dell'uomo, sulla terra siamo sicuramente esseri superiori, mentre nell'universo direi pure se non pari ad altri eventuali esseri intelligenti, e spiego perche'.

Chiarisco un punto. Credo fortemente che nell'universo non siamo soli, diciamo pure che per una combinazione anche qualche altro pianeta risulta abitato da esseri intelligenti, magari nostri parenti non proprio stretti.
Anche se l'universo e' immenso, molto spesso definito infinito vista la sua incommensurabile vastita', a tutt'oggi non abbiamo avuto nessun segnale concreto da parte di eventuali altri esseri intelligenti.
Da cio' deduco che seppur esistono, non sono tanto piu' intelligenti di noi proprio perche' neanche loro sono riusciti a superare le barriere fisiche dell'universo.
Certo, si potrebbe obbiettare proprio affermando che vista la vastita' dell'universo, sarebbe ingenuo pensare che una civilta' aliena ed intelligente possa riuscire a beccare proprio noi.
Beh! Lasciatemi almeno supporre che se questa civilta' aliena fosse stata cosi avanzata rispetto a noi, un qualche strano e flebile segnale l'avremmo ricevuto di sicuro. Ripeto solo se fossero stati molto piu' intelligenti di noi.

Considerato che questo non e' ancora accaduto, ritengo, con forte probabilita', che seppur esiste qualcosa, non e' sicuramente tanto piu' intelligente della nostra razza. Diciamo pure che siamo agli stessi livelli.

Ps. Per una condizione particolare della natura stessa, posso affermare con assoluta certezza che i viaggi nel tempo, riferiti al passato, non saranno mai inventati, altrimenti ce ne accorgevamo sicuramente.
S'immagini se l'umanita' nell'anno 5000 oppure 10000 riesca a creare una macchina per viaggiare nel tempo. Credete che nessuno di loro provi a fare visita al 1980 oppure al 1969 (quando l'uomo mise per la prima volta piede sulla Luna).
Fosse cosi, sicuramente noi ci accorgevamo di qualcosa.
Magari la nostra civilta' dell'anno 10000, venendo a farci visita, ci avrebbe anche mostrato la tecnologia per costruire una macchina per i viaggi nel tempo, conseguentemente anche noi oggi sapremmo come viaggiare nel tempo e nessuno potrebbe piu' dire che la macchina del tempo si creo' nel 10000, ma tutti affermerebbero che venne creata nel nostro periodo temporale... ecco che mi viene il mal di testa. :ride:
Sarebbe uno strano paradosso.
Un giorno o l'altro risolverò equazioni di grado superiore a cinque.

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Re: Curvatura: ricerche in corso alla NASA

Messaggioda TheKaneB » gio lug 25, 2013 11:27 am

@schiumacal:
da quello che scrivi non capisco se ti riferisci a film di fantascienza o se hai letto realmente dei veri libri di fisica delle particelle. Anche il fatto di "affermare con forte probabilità" una tua opinione non è tipico dello scienziato. La scienza sperimentale si limita a misurare ed a catalogare i fatti concreti.
Attento a mischiare scienza e fantasia, rischi solamente di fare confusione perchè quello che "immagini" molto difficilmente può collimare con la fisica non newtoniana (la nostra immaginazione è legata ad una interpretazione newtoniana della natura).
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