A parte lo stentatissimo italiano (ma il loro e' giusto chiamarlo cosi'?
), Samsung in effetti non ha tutti i torti.
Loro progettano il loro hardware per funzionare secondo determinati standard di riferimento per il mercato che voglio aggredire commercialmente.
Samsung e' un gruppo che si occupa di elettronica di consumo, fanno migliaia di prodotti diversi, solo per l'Europa in listino avranno una ventina di cellulari per tutte le esigenze.
E' evidente che il loro scopo e' vendere, usando componenti standard e quindi a basso costo di produzione, quindi per le politiche di Samsung il loro target non puo' che essere Windows per quanto concerne i masterizzatori.
Che poi lo standard a cui fanno riferimento sia riconosciuto dal 100% del mercato informatico mondiale e non da solo l'80% generale (che diventa 95% considerando il solo mercato PC/x86) per loro e' tutto di guadagnato in termini economici, pero' per massimizzare i profitto e' chiaro che investono in supporto nativo solo per la piattaforma principale.
Non e' sbagliato in chiave economica, pero' lo e' in chiave informativa: sarebbe piu' corretto che dicessero "noi facciamo questo secondo questo standard e garantiamo che funziona perfettamente su questa piattaforma, anche se puo' funzionare sulle altre senza problemi, senza il nostro supporto tecnico pero'".
E' anche vero che SPS Spinco (la divisione microprocessori di Motorola scorporata) e' nelle mire di Samsung, non tanto perche' sia interessata a Mac e Amiga (cosa che cmq dovra' diventarlo visto chi domina questo settore e chi gli concede la licenza di sviluppo, cioe' IBM), ma perche' Samsung vuole competere nel mercato dei dispositivi embedded, gia' produce la serie di processori ARM SC3 e acquistando la societa' avra' accesso agli analoghi Dragonball i.MX oltre che ai PowerPC 74xx (G4), 82xx e i Coldfire, tutti molto usati in ambiti industriali.