Grendizer ha scritto:io a breve inviero' la mia email alla Commodore, dove le chiedo almeno di mettere nella linea Amiga un linux che appare come un Amiga OS come funzioni, a cui pero' si devono sommare le caratteristiche tipiche di un linux moderno. E gli propongo anche di valutare l'uso di un controller tipo wiimote e kinect, a livello di utilizzo desktop, per interagire con il computer in modo alternativo
Non basta... dovrebbero uscire le icone dallo schermo come il 3Ds, interpretare i movimenti dl corpo per interagire con la macchina. Le iccone non vanno più "cliccate", ma "toccate", le finestre OpenGL diventano dei cubi volumetrici che contengono delle icone... Ma questo non basta! Cosa sarebbe Amiga senza sporcarsi le mani di bit e byte? La possibilità di accedere a qualsiasi porzione dell'OS, lo sfruttamento a basso livello dell'hardware promosso da una comunità viva. Si creerebbe quindi un insieme di hardware "privilegiato", quello naturalmente "promosso" dagli utenti che si diffonderebbe a macchia d'olio. Chi si ricorda della quantità di denaro folle solo per acquistare un lettore CD 4x, per usarlo con driver promossi dalla comunità?
Il fatto è che Amiga era un sistema democratico, non era "commodorecentrico". Non esistevano linee guida per l'uso di un hardware piuttosto che un altro, come Apple. Il software fioccava e la programmazione semplice, seppur a basso livello, permetteva un'efficienza che oggi ce la scordiamo.
Se non si comprende questo, difficilmente si ritornerà sui binari della filosofia Amiga... Ricordiamo questo: Amiga nei nostri cuori non è un marchio, un nome, un OS, una piattaforma, ma una filosofia. Come ho scritto a CUSA, un appassionato Harley non compra una Harley perché è la migliore moto, ma perché ci deve mettere le mani, perché ama il massaggio delle vibrazioni, perché va in disibilio quando sente il rombo del motore... poi è il proprietario a farla diventare migliore...
Chi ha orecchi per intendere...