Seiya ha scritto:c'è un altro discorso.
molti vendono non in base al sentimento di nostalgia o altro, ma al semplice valore tecnlogico.
Un Amiga 1200 anche con 030@50 non vale più di 50 euro e te lo ha venduto a quel prezzo li.
La maggior parte invece pensa che un Amiga abbia un valore che non tiene conto della sua tecnlogia arcaica e te lo vendono a prezzo d'oro.
Idem i Mac-Mini: uno scatolotto cubico con una mela serigrafata ha un valore enorme.
In questo caso il venditore dice "Mac mini nuovissimo".
Ecco solo per quel "nuovissimo" mi puzza di fregatura
Seiya, ma fammi capire...se tu sai che sul mercato un oggetto vale 100 lo vendi a 30 perche' ti fanno schifo gli altri 70?
E' evidente che la ragazza non conoscesse il valore commerciale di quel 1200, se avessi tra le mani un N95 sapresti a che prezzo venderlo?, su cosa ti baseresti?, e se avessi un CochranCommander1F02?, come vedi se uno non conosce il mercato e' impossibile dargli un valore corretto...
Io condivido il tuo pensiero, pero' ti sei dimenticato della legge del mercato: domanda/offferta.
Perche' un pc te lo tirano dietro??? perche' la Acer fa del bene sociale?, no...perche' quelli vendono a chilo invece che a pezzi.
Lo sai che il prezzo delle resistenze discrete viene deciso in base al costo d'ammortamento del robot che le produce anziche' a quelle del materiale? cio' accade perche' se ne producono talemente tante che ha perso di senso monetizzare il materiale per crearle...pero' se producessero 100 resistenze al giorno (cfr. mercato Amiga vs. PC) il costo del robot passerebbe in secondo piano.
In definitiva, un modello economico su cui ragionare e' valido se e solo se e' applicabile a quella situazione/condizione, non possiamo cioe' applicare lo stesso modello sia al mercato PC che a quello Amiga...