schiumacal ha scritto:Veramente, per dirla tutta, fino a poco tempo fa' Canigiani diceva che la Commodore era diventata sua... quindi marchio oppure non marchio, la confusione nasceva gia' all'inizio. Addirittura se andavi sulla pagina italiana Wikipedia di Commodore era scritto espressamente che la Commodore era ormai diventata di proprieta' dell'Ing. Massimo Canigiani.
Sì lo lessi pure io all'epoca, ma non citava fonti. Per quello che ne sappiamo, visto che una pagina di wikipedia è aperta a tutt, il sig. Canigiani se la poteva anche modificare da solo, visto che i controlli di attendibiltà ci mettono mesi.
Se andavi sulla sua pagina personale di FB, aperta a tutti, si leggevano solo: elogi, congratulazioni, e complimenti sul grande acquisto che il Canigiani aveva fatto... cioe' essersi impossessato della Commodore.
Che c'entra dai.
I complimenti glieli ho fatti pure io aggiungendo che avremmo osservato il suo operato alla prova dei fatti (o l'ho scritto qui o su Facebook)...
La prova dei fatti l'abbiamo avuta a quanto pare...
Dopo anni di tarantelle e operazioni estemporanee noi amighisti dovremmo essere vaccinati e prendere le notizie coi piedi di piombo, e vi ricordo fatti eclatanti come Merlancia dove un diciassettenne si è finto imprenditore quarantenne con l'aiuto della mamma sedicente segretaria, ingannando persino Dave Haynie, e che dire di quando Bill Mc Ewen che voleva comprare lo stadio di Hockey su ghiaccio della squadra dove giocava il figlio, per poi fare precipitosamente marcia indietro quando si è interrotto il flusso di soldi proveniente da Pentti Kouri ex CEO di Nokia ormai malato terminale di cancro che altro aveva da pensare che foraggiare Amiga Inc. con fiumi di denaro a fondo perduto...???
Certo è che ogni volta che le cose si mettono bene per la nostra comunità e per il mondo Amiga, esce sempre fuori qualcosa a rompere le uova nel paniere, come Bill Mc Ewen che ci attira il ridicolo del mondo informatico annunciando un AmigaOS 5 migliore di MacOS X, l'operazione commerciale di CommodoreUSA coi suoi PC pezzotti tarocchi, e adesso i telefonini cinesini col brand Commodore senza avere i diritti sul marchio, che affossano ogni volta un palmo di terreno in più il mondo Amiga privandoci di ogni possibilità di un ritorno della piattaforma al grande pubblico.
Io non sono complottista, ma le cose avvengono con un tempismo tale, e i giornalisti ci marciano talmente alla grande, amplificando a dismisura notizie di una piccola comunità come la nostra, che certe volte il sospetto di una regia occulta ci sta... perché il ritorno di un brand come Commodore e la rinascita di una piattaforma come Amiga dove l'utente ha il pieno contollo (e responsabilità) della macchina e del sistema operativo, ennemila volte più semplice di Linux, metterebbe in discussione l'ordine attuale del mercato, dove regnano sistemi operativi che governano i computer ad insaputa dell'utente, installando aggiornamenti non voluti (Windows) o disinstallando da remoto software di programmatori indipendenti non graditi dalla casa madre (Apple MacOS, iOS, o Google Android)...